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"La Repubblica che vuole cambiare"
Programma di Governo per la XXVII legislatura del Patto per San Marino

PREMESSA

Il Patto per San Marino

La Repubblica di San Marino sta attraversando un momento di difficoltà e di incertezza a causa della grave instabilità politica che negli ultimi anni ha caratterizzato la vita dei numerosi governi che si sono succeduti e, conseguentemente, a causa dei gravi ritardi accumulati in tutti i settori del Paese. C´è oggi bisogno di uscire da un sistema di potere nel quale l´interesse di pochi ha frenato le riforme e ha tolto credibilità alle istituzioni. Il Patto per San Marino nasce dalla volontà di collocare al centro dell´azione politica l´interesse generale e restituire concretezza e credibilità all´azione politica stessa. Il Patto per San Marino è costituito da otto forze politiche che, provenendo da esperienze diverse, si sono trovate unite nella comune determinazione di servire il Paese e di garantire la coesione indispensabile per governare. Primo segnale della volontà di aggregazione è stata la formazione delle quattro liste con cui il Patto per San Marino si presenta agli elettori, nella prospettiva di un progetto politico che, necessariamente, dovrà continuare il proprio percorso anche dopo le elezioni.

Il nostro orizzonte

L´attività politica della coalizione Patto per San Marino dovrà dispiegarsi secondo una prospettiva globale che consenta di: Non si tratta, in definitiva, di inventare una nuova San Marino, ma di valorizzare il nostro patrimonio di storia, di tradizione e di cultura, sostenendo in particolare lo sviluppo delle risorse umane e professionali. Il Patto per San Marino è infatti ben consapevole che la vera crescita per il nostro Paese debba passare attraverso i Sammarinesi, non sopra di loro o, peggio ancora, contro di loro.

LA POLITICA ESTERA

Le priorità

Per la Repubblica di San Marino è assolutamente prioritario qualificare la politica delle relazioni con l´estero e degli accordi di cooperazione economica, manifestando ed esercitando in ogni contesto doti di autorevolezza e di credibilità. Le condizioni geopolitiche, ma anche storiche e culturali, impongono a San Marino di rinsaldare e recuperare un rapporto di collaborazione e di reciproca fiducia sul piano politico con l´Italia e di approfondire le relazioni con l´Unione Europea.

Le relazioni con l´Italia

In tale ambito e nella consapevolezza di dover recuperare comportamenti virtuosi, si rende necessario:

Le relazioni con l´Unione Europea e i Piccoli Stati d´Europa

Gli Accordi fra San Marino e l´Unione Europea, sottoscritti nel 1991, dovranno essere sottoposti ad un´attenta verifica ed essere aggiornati allo scopo di eliminare quegli ostacoli che costituiscono un limite allo sviluppo del nostro Paese. Le prospettive e le opportunità che possono scaturire da un nuovo rapporto con l´Unione Europea dovranno essere utilmente e proficuamente valutate attraverso un dialogo diretto con le Istituzioni Comunitarie, che il Governo dovrà immediatamente avviare con il concorso dei rappresentanti delle forze politiche e delle organizzazioni sociali ed economiche. San Marino dovrà promuovere inoltre la creazione, in Repubblica, di una sede permanente di confronto e di approfondimento fra i Piccoli Stati d´Europa, per affrontare insieme i problemi di comune interesse e, in particolare, le relazioni con l´Unione Europea.

I rapporti internazionali

I rapporti internazionali, oggi piú che mai, sono uno strumento privilegiato e insostituibile per far conoscere il nostro Paese, per assicurargli opportunità di crescita e di sviluppo. Nello specifico si dovrà operare per:

LE ISTITUZIONI E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI ALLA VITA DEMOCRATICA DEL PAESE

Le riforme istituzionali

La prossima legislatura dovrà vedere tutte le componenti politiche impegnate sul tema delle riforme istituzionali come prosecuzione di un cammino che, tenendo conto della nostra tradizione statutaria, della sua evoluzione e della necessità di aggiornamento degli istituti di democrazia, sappia assicurare un ulteriore passo qualitativo e al contempo correggere gli elementi di incongruenza emersi nell´applicazione degli interventi legislativi piú recenti. In tale ambito si dovrà operare, attraverso un confronto convinto ed esteso a tutte le forze politiche e nella ricerca delle piú ampie convergenze possibili, per ridefinire le regole del gioco e per redigere un Testo Unico che raccolga e aggiorni tutte le norme di rilievo costituzionale. I soggetti politici che compongono il Patto per San Marino convengono sulla necessità di procedere:

La legge elettorale

La Legge elettorale dovrà essere rivista per quanto concerne la regolamentazione del voto da parte dei cittadini residenti all´estero mediante la istituzione di collegi elettorali distinti. Sarà altresì necessario provvedere alla adozione di un Testo Unico di tutte le norme in materia.

Il referendum

L´istituto del referendum, che rimane un caposaldo della democrazia, dovrà essere riformato negli aspetti concernenti:

L´informazione

In questi anni abbiamo assistito alla progressiva crescita del mondo dell´informazione in quantità e qualità professionale dei diversi operatori del settore. Tutto ciò in un quadro spesso privo di regole e in preda a sempre piú frequenti strumentalizzazioni. Il Patto per San Marino si adopererà affinché, attraverso il dialogo con le Associazioni di categoria e distinguendo le diverse esigenze dell´editoria da quelle degli operatori dell´ informazione, si vadano a colmare le ormai intollerabili lacune contrattuali e si provveda alla messa a punto di strumenti normativi e formativi per garantire al settore quel processo di crescita indispensabile alla funzione di servizio che esso svolge in un paese democratico.

LA GIUSTIZIA

Gli interventi sul comparto Giustizia saranno volti:

LA SICUREZZA

Nell´ambito della sicurezza dei cittadini è necessario:

L´ECONOMIA DI SAN MARINO

Gli indirizzi generali per l´incremento sostenibile dell´economia di San Marino

Le politiche del governo dovranno favorire una crescita economica armonica ed equilibrata, che mantenga e incrementi un sistema diversificato, in continuità con la realtà esistente e con la nostra vocazione storico-culturale. Gli strumenti andranno ricercati:

L´industria

È volontà del Patto per San Marino salvaguardare il ruolo economico e il peso che la piccola e media impresa rivestono nel sistema produttivo sammarinese. Tale intendimento dovrà essere sostenuto mediante:

L´artigianato

Le linee di impegno relative al settore artigianale saranno indirizzate:

Le telecomunicazioni

Il Patto per San Marino, consapevole delle potenzialità che il settore è in grado di esprimere, intende prestare particolare attenzione alle Telecomunicazioni, sia per quanto concerne il suo sviluppo economico, sia per quanto concerne l´espansione dei servizi primari e secondari. Lo Stato, tramite la istituzione di una Autorità delle Telecomunicazioni preposta al controllo e alla vigilanza, dovrà porsi come regolatore del settore e fornitore di concessioni a diversi soggetti in condizioni di trasparenza. Nello specifico l´Autorità delle Telecomunicazioni dovrà determinare i criteri di accesso, a parità di condizioni, e i relativi canoni di tutti i concessionari delle reti esistenti e future. Gli obiettivi saranno volti:

Casinò e giochi della sorte

Le forze politiche che si riconoscono nel Patto per San Marino dicono un no fermo all´apertura di casinò per i prossimi cinque anni e alla apertura di altre sale da gioco in territorio. L´attuale assetto societario della "Giochi del Titano" rimarrà invariato. La normativa vigente sui giochi verrà rivista, differenziando i giochi della sorte dai giochi d´azzardo, che dovranno rimanere vietati, e potenziando gli interveLanti tesi a limitare gli effetti negativi derivanti dalla dipendenza dal gioco.

Le società immobiliari

Specifica attenzione andrà dedicata alle società immobiliari mediante l´introduzione di norme per quanto riguarda una maggiore trasparenza degli assetti societari, operando in analogia a quanto è previsto per le società finanziarie.

La radiotelevisione

Il Patto per San Marino opererà per la crescita dell´emittente radiotelevisiva, attivando e consolidando quei meccanismi che le intese bilaterali con l´Italia possono aprire. Tre sono gli indirizzi che possono governare i progetti futuri:

IL CREDITO E LE FINANZE

Il sistema creditizio e finanziario rappresenta per la nostra realtà economica una risorsa fondamentale, che deve essere tutelata e sviluppata mediante strumenti idonei che le assicurino solidità e certezza. A tale scopo sarà necessario:

LA FISCALITÀ

La fiscalità, che il Patto per San Marino vuole mantenere leggera e proporzionale alla capacità economica dei cittadini e delle imprese, dovrà favorire la crescita del Paese nel suo complesso ed assicurare il benessere dei suoi cittadini. La riforma del Testo Unico sarà pertanto improntata al conseguimento dei seguenti obiettivi: Specifici interventi legislativi dovranno riguardare:

IL COMMERCIO E IL TURISMO

Il turismo

Il rilancio del comparto commerciale, con particolare attenzione al settore turistico, rappresenta un obiettivo prioritario e imprescindibile della coalizione.Dopo i numerosi studi compiuti sul settore, dopo anni di confronto e discussione, in tempi brevi occorre passare, in collaborazione con le associazioni di categoria, alla predisposizione e all´approvazione del piano di valorizzazione del commercio e del turismo.La politica per il turismo nel medio-lungo termine va progettata con il coinvolgimento delle associazioni operanti nel settore, facendo affidamento sulle nostre specificità, valorizzando fin da subito l´inserimento di San Marino nel Patrimonio Mondiale dell´Umanità dell´UNESCO. Atteso che gli obiettivi generali dovranno mirare ad una destagionalizzazione del flusso turistico e alla conquista di segmenti di visitatori sempre piú qualificati, gli interventi dovranno riguardare: Per quanto concerne il breve termine ci si dovrà attivare per:

Il commercio

Il comparto commerciale costituisce, accanto a quelli sopra menzionati, un ulteriore pilastro dell´economia sammarinese, anch´esso bisognoso delle attenzioni necessarie alla sua salvaguardia e al suo incremento. In tale prospettiva si intende pertanto procedere:

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La Pubblica Amministrazione è strumento insostituibile per il buon funzionamento dello Stato: dalla sua efficienza e organizzazione dipendono sia i rapporti tra il cittadino e lo Stato sia il funzionamento dell´intero sistema. Il Patto per San Marino ritiene necessario proseguire il processo di riforma avviato con la sottoscrizione di accordi con le Organizzazioni sindacali per dare alla Pubblica Amministrazione un ruolo piú dinamico e propulsivo, attraverso il dialogo e il confronto, nella consapevolezza che i modelli organizzativi sono soggetti ad evoluzioni assolutamente non eludibili. Vengono identificati i seguenti obiettivi: La riforma della Pubblica Amministrazione dovrà continuare il percorso intrapreso e svilupparsi secondo tre direttrici: Altri interventi non differibili riguarderanno:

LE AZIENDE PUBBLICHE

L´Azienda dei Servizi Pubblici

Gli interventi saranno caratterizzati:

L´Azienda di Produzione

In merito all´Azienda Autonoma di Stato di Produzione è necessario procedere alla revisione della norma istitutiva al fine di attribuire maggiore autonomia agli organi di direzione e di amministrazione, privilegiando progressivamente la realizzazione delle opere attraverso la forma dell'appalto pubblico. Particolare attenzione va posta al coordinamento fra l'Azienda, il settore della progettazione, gli altri uffici del Dipartimento territorio e l'Azienda dei servizi.Sarà altresì necessario rivisitare la Legge sugli appalti pubblici e le norme connesse di carattere contabile e amministrativo per giungere a una maggiore snellezza, rapidità e trasparenza nell'esecuzione delle opere pubbliche.

La Centrale del latte

In conformità agli indirizzi politici espressi dal Consiglio Grande e Generale, si dovrà procedere nel percorso di privatizzazione attraverso la forma del bando pubblico.

L´ Azienda Filatelica e Numismatica

L´assetto e la riorganizzazione andranno rivisti in relazione alla sua specificità e al riordino del settore pubblico allargato.

IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Nell´ambito delle politiche per il lavoro e la formazione professionale si conviene sull´opportunità di procedere a:

LE RESIDENZE E I SOGGIORNI

La concessione di residenze e soggiorni sul nostro territorio dovrà essere ispirata e criteri di trasparenza e rigore per contrastare la tendenza a un incremento incontrollato della popolazione. Si prevede pertanto di:

LA POLITICA PER IL TERRITORIO E L´AMBIENTE

La gestione del territorio

La gestione del territorio e la tutela dell´ambiente rappresentano, senza dubbio, argomenti principali nella discussione politica nonché temi verso i quali i cittadini sammarinesi mostrano particolare interesse ed attenzione. L´impegno per la salvaguardia dell´ambiente e per uno sviluppo sostenibile del territorio costituisce per il Patto per San Marino una delle assunzioni di responsabilità prioritarie per assicurare, prima di ogni altra cosa, soddisfacenti condizioni di vita, per non dire la sopravvivenza, dell´uomo del terzo millennio. Sarebbe, invero, contraddittoria una profusione di forti e molteplici energie per garantirci sempre maggiori risorse economiche se, per un altro verso, non si riuscisse ad assicurare alle generazioni che verranno le condizioni indispensabili perché esse possano contare su una buona qualità della vita, del lavoro e del tempo libero. Affrontare le problematiche inerenti al territorio, al suo uso ed alle conseguenti trasformazioni, richiede, quindi, l´adozione di processi decisionali connotati da razionalità e dall´accuratezza nell´effettuazione delle scelte di gestione e valorizzazione del territorio, in considerazione anche e soprattutto della sua esiguità e limitatezza; gli strumenti urbanistici e le decisioni politiche che governeranno lo sviluppo urbanistico ed edilizio sammarinese dovranno, pertanto, essere tesi ad individuare, selezionare e a dare adeguate risposte alle reali esigenze ed aspettative dei cittadini e del Paese.Il settore edilizio, che costituisce un comparto primario e trainante nell´economia del Paese, dovrà, in tale ottica, essere orientato a conformarsi ad un utilizzo piú rispettoso ed equilibrato del territorio, privilegiando la qualità alla quantità del costruito mediante l´adozione di metodi di assunzione delle scelte che favoriscano la partecipazione di tutti gli attori e le professionalità del settore medesimo.La percezione settoriale e personale in materia di territorio ed ambiente, strettamente collegata all´ambito della propria vita quotidiana ed alle proprie esigenze specifiche, dovrà modificarsi per arrivare a considerare il patrimonio ambientale e territoriale come bene di interesse generale, la cui efficace tutela consenta un piú soddisfacente appagamento degli interessi particolari dei cittadini.Occorre, perciò, concretizzare un nuovo assetto territoriale attraverso l´adozione di strumenti di Pianificazione e Programmazione piú adeguati rispetto a quelli attualmente in vigore al fine di consentire una maggiore aderenza alle mutevoli esigenze della vita economica e sociale del Paese.Tali strumenti urbanistici saranno tesi a consentire uno sviluppo del territorio armonioso e rispettoso delle esigenze umane, nonché ad ottenere una migliore qualità dell´abitare per mezzo di una efficace azione di programmazione e finanziamento degli interventi da effettuarsi, secondo una gerarchia di reali necessità individuate con l´attivo coinvolgimento della cittadinanza.Le scelte di politica territoriale saranno indirizzate a:

Le politiche ambientali

Per ciò che riguarda la tutela ambientale, si perseguiranno prioritariamente le seguenti iniziative:

L´agricoltura

Il Patto per San Marino attribuisce al settore agro-alimentare non solo un ruolo economico importante, ma anche una insostituibile funzione di presidio e di difesa dei valori territoriali ed ambientali, di conservazione e cura del paesaggio, di difesa idrogeologica, di valorizzazione e di salvaguardia della biodiversità. Le principali linee di intervento programmatico si tenderanno:

LA CULTURA, LA SCUOLA, L´UNIVERSITÀ E LA FORMAZIONE

La cultura

Investire sulla cultura per uno Stato, e a maggiore ragione per una realtà come San Marino, rappresenta la possibilità di assicurare la presenza e la crescita delle risorse umane, vero patrimonio di una comunità. La cultura è non solo ciò che dà volto, espressione e identità a quello che siamo, il biglietto da visita che consente di presentarci agli altri e di interloquire con tutti, ma è soprattutto la possibilità di costruire su valori solidi e di conquistare il futuro che vogliamo.Forti della ricchezza della nostra eredità storica e culturale e gratificati dal recente inserimento nel Patrimonio Mondiale dell´Umanità dell´UNESCO, ci sentiamo carichi di una rinnovata responsabilità nei confronti dell´oggi, delle future generazioni e nel consesso internazionale. Dovremo per questo promuovere la conoscenza della nostra storia e degli ideali fondativi della nostra comunità, nella consapevolezza che così facendo sapremo dare futuro e nuova linfa al presente. A questo impegno dovranno attendere in primo luogo gli Istituti culturali, in particolare i Musei, l´Archivio e la Biblioteca, ciascuno secondo la propria vocazione, le istituzioni scolastiche e formative, l´Università, le diverse associazioni e realtà a carattere culturale.

La scuola

L´impegno del Patto per San Marino sarà rivolto ad assicurare risorse e ad individuare modalità e strumenti per continuare a qualificare e a potenziare l´offerta scolastica e formativa.La scuola che vogliamo dovrà sempre di piú caratterizzarsi come la scuola di ciascuno, capace di modulare la propria attività in modo rispondente alla realtà dei giovani, favorendo un processo di integrazione e di inclusione, in cui ogni studente possa sviluppare al massimo le proprie potenzialità.In particolare intendiamo operare per il conseguimento dei seguenti obiettivi:
  • La riforma della scuola Il processo di riforma dovrà proseguire secondo le linee di indirizzo fissate dalla Legge 21/1998 "Norme generali sull´istruzione", alla quale si dovrà dare piena attuazione, in particolare riguardo alla redazione dei piani di studio, all´autonomia didattica, alla valutazione del sistema scolastico e ad una sempre piú efficace continuità didattica orizzontale e verticale. La scuola sammarinese dovrà mantenere e consolidare una propria identità fondata sulla specificità storica, culturale, sociale ed economica della Repubblica e al contempo sulla consapevolezza della dimensione mondiale della vita contemporanea e del contesto europeo di cui siamo espressione attiva. La scuola dovrà, in sintonia con la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell´Unione Europea del 12 dicembre 2006, impegnarsi attivamente affinché ogni studente possa disporre di un´ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido mutamento (la capacità di comunicare nella lingua madre e nelle lingue straniere, l´acquisizione di competenze di base matematiche, tecnologiche e scientifiche, l´acquisizione di competenze informatiche, la capacità di imparare ad apprendere, l´acquisizione di competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche, l´acquisizione di competenze di cultura imprenditoriale, l´acquisizione di capacità di espressione culturale). Adeguate risorse dovranno essere indirizzate al potenziamento della conoscenza delle lingue straniere, con particolare attenzione alla lingua inglese, individuando anche modalità di supporto extrascolastiche affinché ogni cittadino sia in grado di comunicare con il resto del mondo. Dovrà essere emanata una specifica legge che favorisca l´integrazione scolastica degli alunni con disabilità, disturbi di apprendimento e in condizioni di svantaggio sociale, in modo che la scuola possa attivare tutte le risorse per rispondere adeguatamente ai bisogni speciali degli alunni e per favorire l´inclusione di tutti i cittadini nella società. Dovranno infine essere adottate nuove modalità di coinvolgimento dei genitori alla vita scolastica, affinché sia stabilita un´alleanza educativa fra scuola e famiglia, in vista di un progetto formativo ed educativo condiviso.
  • Gli insegnanti Il ruolo degli insegnanti deve essere valorizzato: sono infatti i docenti che con la loro preparazione e la loro dedizione assicurano la qualità della scuola. Tale valorizzazione deve avvenire, oltre che attraverso una adeguata preparazione iniziale di grado accademico per gli insegnanti di tutti gli ordini e gradi di scuola, anche mediante la previsione di un tirocinio professionalizzante e della formazione in itinere e di opportune modalità di verifica. Il precariato degli insegnanti dovrà essere superato o, quantomeno, contenuto a livelli strettamente fisiologici, provvedendo in modo tempestivo alla copertura dei posti di insegnamento necessari, attraverso modalità di reclutamento del personale che riconoscano la preparazione, la professionalità, le competenze.
  • L´organizzazione scolastica L´organizzazione scolastica, soprattutto per quanto concerne i servizi amministrativi e le risorse, dovrà essere oggetto di una fase di approfondimento che conduca ad un progetto di costituzione di servizi comuni e di centri risorse erogati in modo organico e funzionale. Dovranno inoltre essere definiti in ogni ordine scolastico le figure di staff dirigenziale o figure di sistema.
  • I Servizi alla Prima Infanzia Gli asili nido e i servizi alla prima infanzia vanno mantenuti ai piú alti livelli qualitativi e vanno estesi fino alla risposta piena della domanda, alla cui soddisfazione potrà concorrere – insieme allo Stato – la libera iniziativa dei soggetti privati. Lo Stato dovrà assicurare la vigilanza su tutte le strutture, statali o private, perseguire i piú alti livelli qualitativi del servizio, garantire la possibilità di accesso a tutti. A questo scopo si dovrà procedere all´accreditamento e al convenzionamento delle strutture private e introdurre forme di sostegno per le famiglie che ne usufruiscono.
  • La Scuola dell´Infanzia, Elementare e Media Inferiore In un documento di lavoro redatto dalla Commissione Europea nel luglio scorso dal titolo "La scuola per il 21° secolo" viene con chiarezza esplicitato che "alcune delle sfide piú importanti e piú significative per il benessere degli individui e per il bene della società si riferiscono alla qualità dell´istruzione e della formazione iniziali, a partire dall´istruzione precoce e prescolastica". Per questo è necessario prestare una particolare attenzione alla continua qualificazione dei gradi scolastici iniziali, affinché tutti i ragazzi che escono dalla scuola dell´obbligo, riescano ad acquisire competenze considerate cruciali (individuazione degli obiettivi essenziali), siano preparati all´esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile. L´impegno dello Stato deve essere, quindi, finalizzato a sostenere gli operatori scolastici nel garantire l´accesso a tutti ad una formazione di elevata qualità e ciò rende necessaria una riflessione ed una eventuale revisione dei criteri che hanno guidato la definizione della scuola, da quelli organizzativi, a quelli pedagogici, a quelli didattici. In questo senso va potenziata, in tutti gli ordini scolastici, una cultura di valutazione del sistema, che può fornire indicazioni sui punti di forza e su possibili punti di debolezza del nostro sistema formativo e vanno sperimentate, dopo attenti approfondimenti, modalità - da tempo utilizzate in campo europeo ed internazionale - di valutazione degli apprendimenti, al fine di monitorare i nostri istituti scolastici e di fornire elementi per introdurre opportune modifiche.
  • La Scuola Secondaria Superiore Occorre pensare alla nostra Scuola Secondaria Superiore come ad una istituzione scolastica di eccellenza, in grado di offrire, anche se non in modo autarchico ed esclusivo, un ampio ventaglio di opzioni. In tal senso si rende opportuno prestare attenzione alle proposte avanzate dal corpo docente in ordine a progetti e ad ipotesi di sviluppo della scuola nel suo complesso, ad aggiustamenti curriculari e alle indicazioni per l´elaborazione dei singoli piani dell´offerta formativa.
  • L´obbligo scolastico e formativo fino al 18° anno L´attuazione dell´obbligo scolastico e formativo fino al diciottesimo anno dovrà trovare piena applicazione nei primi anni della prossima legislatura. Ad esso si potrà dare corso mediante l´attivazione di strumenti idonei a favorire una positiva permanenza dei giovani dentro il sistema scolastico e della formazione, che consenta loro di terminare il ciclo scolastico con il conseguimento di un diploma di Scuola Secondaria Superiore oppure con una qualifica professionale. Sarà pertanto necessario potenziare i servizi di orientamento alla conclusione della Scuola Media Inferiore e della Scuola Secondaria Superiore, attivare servizi di orientamento e riorientamento nel passaggio da un percorso formativo ad un altro, svolgere azioni di tutoraggio delle situazioni di abbandono scolastico e formativo. Il Centro di Formazione Professionale va coordinato con gli altri ordini scolastici del Dipartimento dell´Istruzione, consentendo così una maggior integrazione nell´ambito dei servizi educativi per gli studenti del ciclo secondario. Un apposito organismo dovrà presiedere al monitoraggio e alla raccolta dei dati necessari alla valutazione del sistema scolastico e farsene referente presso tutte le scuole secondarie, dentro e fuori territorio.
  • Scuola, formazione, lavoro La funzione orientativa della scuola dovrà dispiegarsi a tutto campo favorendo nei giovani la capacità di operare scelte consapevoli e ponderate. Scuola, formazione e lavoro sono chiamati ad operare in sintonia per la crescita dei giovani e per il loro inserimento maturo e fecondo nella vita del Paese. Stages aziendali, esperienze lavorative, alternanza scuola - lavoro, apporti e testimonianze di imprenditori, assumono, soprattutto nel ciclo secondario, una alta valenza formativa per la scuola di oggi.
  • Il Diritto allo studio Il diritto allo studio va assicurato a tutti attraverso l´adeguamento delle norme ai nuovi percorsi scolastici e alle esigenze del sistema accademico e formativo, attraverso il mantenimento degli interventi economici diretti oggi previsti, l´erogazione di servizi agli studenti, una politica dei redditi che tenga sempre piú conto del reddito familiare e della diversa entità dei costi vivi sostenuti per lo studio dei giovani, quali tasse e contributi universitari, affitti e trasporti. Dovranno essere, inoltre, individuate forme di incentivazione, anche economica, che favoriscano l´adesione dei ragazzi a percorsi scolastici o universitari che prevedano soggiorni di studio all´estero (Erasmus, Progetto Socrates, ……).
  • L´Edilizia scolastica L´edilizia scolastica è per il Patto per San Marino una forte priorità nel piano degli investimenti necessari per il nostro Paese. Sicuramente al primo posto degli impegni del Governo dovrà essere finalmente collocata la costruzione e la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici che risultano inadeguati alle odierne esigenze della didattica. Altri interventi dovranno riguardare l´adeguamento alle norme di sicurezza degli impianti e delle strutture, nonché l´abbattimento delle barriere architettoniche. Nell´ambito della programmazione territoriale il Patto per San Marino conferma la scelta di mantenere una articolazione capillare sul territorio delle Scuole dell´Infanzia e delle Scuola Elementari. In considerazione della carenza di spazi e di servizi, risulta non piú rinviabile il trasferimento della Scuola Secondaria Superiore a Fonte dell´Ovo, con la creazione anche di adeguate strutture culturali e ricreative che favoriscano l´incontro e l´aggregazione dei giovani. Le attrezzature scolastiche, i servizi e i sussidi didattici dovranno essere incrementati e mantenuti in piena efficienza. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla dotazione di strumenti informatici e ai laboratori funzionali alla didattica.
  • L´Educazione permanente degli adulti Il livello di istruzione della popolazione sammarinese è in costante e continua crescita. È tuttavia necessario che lo Stato sostenga e promuova iniziative volte alla educazione permanente degli adulti. In tale compito è essenziale la funzione sussidiaria di enti, associazioni, centri culturali, così come l´attività svolta dagli Istituti culturali pubblici.
  • L´Università

    Il Patto per San Marino considera l´Università un investimento strategico per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. Oggi occorre favorire un salto di qualità attraverso politiche di lungo periodo, da testare con un sistema di obiettivi e di valutazione dei risultati, affinché la nostra istituzione universitaria si affermi come un nodo qualificato della piú ampia e prestigiosa rete scientifica internazionale. Per questo si opererà per: L´Università degli Studi di San Marino dovrà essere fortemente radicata sul territorio, anche attraverso collaborazioni con imprese, professionisti e Pubblica Amministrazione; allo scopo occorrerà concentrare le risorse, mirare il loro impiego e perseguire obiettivi di eccellenza. In tale contesto il Patto per San Marino intende dare attuazione al progetto di realizzazione del Parco scientifico e tecnologico Italia – San Marino, anche mediante la rapida adozione degli atti normativi indispensabili per l´avvio del progetto stesso.

    LO STATO SOCIALE

    Gli interventi necessari

    Il Patto per San Marino riserva alle competenze dello Stato una particolare e insostituibile funzione di tutela delle fasce deboli e di garanzia per la crescita di una compagine sociale armonica e coesa, nella quale ciascuno possa vivere con dignità e possa godere di pari opportunità. Andranno quindi sostenute tutte quelle realtà, dalla famiglia alle associazioni di volontariato, che formano il tessuto connettivo della nostra società. Ogni intervento dovrà avere come centro e cardine la famiglia, soggetto da sostenere con politiche coerenti e con interventi economici efficaci, quali la defiscalizzazione, il quoziente familiare e gli assegni integrativi per quelle in difficoltà o che debbano far fronte a situazioni di disagio. L´impegno sarà inoltre rivolto: Al fine di ottimizzare l´attività svolta dai servizi sociali sarà necessario ripensare la loro organizzazione, evitando l´eccessiva medicalizzazione degli interventi e favorendo una efficace presenza sul territorio. Occorre altresì promuovere strutture di consulenza, favorendo il collegamento fra le varie istituzioni e le associazioni familiari e di volontariato.

    Le persone diversamente abili

    Le politiche rivolte alle persone diversamente abili, oltre agli strumenti e agli indirizzi espressi nell´ambito dei singoli settori di intervento (scuola, lavoro e sport), dovranno favorire e sostenere anche l´ambito familiare, il raggiungimento del massimo di autonomia nella gestione della vita e l´incremento dell´integrazione sociale sotto tutti gli aspetti. Occorre in particolare accompagnare la responsabilità delle famiglie con interventi adeguati, sia per quanto concerne i congedi lavorativi e il sostegno economico sia con progetti in grado di sviluppare una solidarietà allargata.

    Con i giovani e per i giovani

    La necessità di investire sui giovani è per noi un convincimento che ci spinge ad improntare in modo coerente le politiche dei vari settori, in particolare per quanto concerne i servizi educativi e scolastici, il diritto allo studio, la formazione, il lavoro, la previdenza e lo sport, e ad impostare alcuni specifici interventi diretti al mondo giovanile, quali:

    Con gli anziani e per gli anziani

    La componente della popolazione anziana all´interno della nostra società deve rappresentare una risorsa e al contempo essere oggetto di una doverosa e significativa attenzione. Occorrerà favorire tutti quegli interventi che possano sostenere il protagonismo delle persone anziane e il mantenimento di ambiti e di interessi di vita che preservino la loro integrazione sociale. Tale obiettivo va perseguito con interventi che tutelino il potere di acquisto delle pensioni e garantiscano agli anziani una adeguata e capillare assistenza sanitaria. Nei confronti degli anziani non autosufficienti occorrerà provvedere ad un aumento dell´assegno di accompagnamento così come ad un incremento della disponibilità di posti in case di riposo, in strutture di accoglienza e nei centri diurni. Oltre al sostegno di tutte le iniziative rivolte alle persone anziane e al volontariato, occorrerà prestare una particolare attenzione alle esperienze che possano favorire lo scambio intergenerazionale. I servizi di assistenza domiciliare dovranno essere ripensati con particolare riguardo alle persone sole e non autosufficienti e in relazione alle risorse che l´ambito familiare è in grado di offrire.

    La previdenza

    La riforma del sistema previdenziale del 2005 ha cercato di porre rimedio al passivo dei fondi pensione, entrati in sofferenza – inevitabilmente in un sistema a ripartizione – a causa delle dinamiche demografiche che hanno portato, anche nel nostro Paese, ad un progressivo invecchiamento della popolazione. Si è deciso di intervenire aumentando le aliquote contributive, innalzando l'età pensionabile e riducendo il tasso di sostituzione. Ma è noto a tutti che tale intervento non sarà sostenibile a lungo. Per questo motivo, la coalizione si propone di avviare quanto prima un confronto con le categorie economiche e sindacali per progettare una riforma piú generale del primo pilastro pensionistico, che sappia rendere piú solido il meccanismo della ripartizione con l'obiettivo di mantenerne l'equilibrio finanziario, che si basi sulla solidarietà non solo fra le generazioni ma anche fra redditi alti e bassi. Poiché il sistema retributivo presenta larghe sacche di iniquità e pesa eccessivamente sulle fasce giovanili, occorrerà confrontarsi sull´introduzione di un sistema che consenta di considerare i contributi pensionistici non solo come forma di risparmio differito ma anche come forma di welfare per proteggere l´anziano e garantirgli un reddito sufficiente. Nell'immediato, considerando la necessità di consolidare una maggiore tenuta del primo pilastro retributivo e tenuto conto di quanto già realizzato col "provvedimento stralcio" del marzo 2008, ci si propone: Piú precisamente: Sarà infine avviato, fin dall'insediamento del nuovo governo, un confronto con le categorie economiche e le associazioni sindacali per trovare soluzioni concrete:

    LA SANITÀ

    Le politiche relative alla sanità e alla sicurezza sociale saranno improntate alla salvaguardia e al miglioramento del sistema che dovrà rappresentare un baluardo in grado di erogare servizi ai massimi livelli qualitativi e di eccellenza e di offrire ai cittadini certezze e fiducia. Il Patto per San Marino intende:

    LO SPORT

    Il Patto per San Marino è convinto della necessità di rinnovare l´impegno per diffondere e sostenere ulteriormente la pratica dello sport che rappresenta un fenomeno sociale di enorme rilevanza: educa, stimola l´inclusione e la coesione sociale, è risorsa economica e veicolo di comunicazione. La funzione sociale dello sport va riconosciuta rispettando la sua autonomia e garantendo adeguate risorse, nel quadro di una proposta di intervento complessivo che definisca con chiarezza il ruolo e le competenze sullo sport di prestazione da un lato e la promozione sportiva e la pratica di base dall´altro.Lo Sport amatoriale L´obiettivo sarà teso ad offrire ad ogni cittadino la possibilità di praticare lo sport, di partecipare ad attività fisiche ricreative in ambienti sicuri, e garantire a tutti i giovani la possibilità di beneficiare di programmi di educazione fisica per sviluppare le loro attitudini sportive di base.Lo Sport agonistico Sarà opportuno individuare, in collaborazione con gli organismi sportivi, appropriati strumenti di supporto diretto o indiretto per gli sportivi che manifestino qualità eccezionali, consentendo loro di sviluppare le proprie potenzialità sportive, nel pieno rispetto della loro personalità. Gli obiettivi sopra descritti saranno resi praticabili mediante: