"La Repubblica che vuole cambiare"
Programma di Governo per la XXVII legislatura del Patto per San Marino
PREMESSA
Il Patto per San Marino
La Repubblica di San Marino sta attraversando un momento di difficoltà e di incertezza a causa della grave instabilità politica che negli ultimi anni ha caratterizzato la vita dei numerosi governi che si sono succeduti e, conseguentemente, a causa dei gravi ritardi accumulati in tutti i settori del Paese. C´è oggi bisogno di uscire da un sistema di potere nel quale l´interesse di pochi ha frenato le riforme e ha tolto credibilità alle istituzioni. Il
Patto per San Marino nasce dalla volontà di collocare al centro dell´azione politica l´interesse generale e restituire concretezza e credibilità all´azione politica stessa. Il
Patto per San Marino è costituito da otto forze politiche che, provenendo da esperienze diverse, si sono trovate unite nella comune determinazione di servire il Paese e di garantire la coesione indispensabile per governare. Primo segnale della volontà di aggregazione è stata la formazione delle quattro liste con cui il
Patto per San Marino si presenta agli elettori, nella prospettiva di un progetto politico che, necessariamente, dovrà continuare il proprio percorso anche dopo le elezioni.
Il nostro orizzonte
L´attività politica della coalizione
Patto per San Marino dovrà dispiegarsi secondo una prospettiva globale che consenta di:
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qualificare la politica delle relazioni con l´estero;
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qualificare le scelte politiche inserendole in un contesto di programmazione impostata sulla collaborazione tra pubblico e privato;
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governare il cambiamento e l´innovazione tramite un disegno complessivo, sostenuto politicamente, condiviso socialmente e teso a migliorare l´immagine della Repubblica;
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favorire l´internazionalità del Paese e l´eccellenza attraverso lo sviluppo di tre fattori chiave: il prestigio, la creatività e le competenze;
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perseguire un autentico cambiamento e una vera svolta, improntando finalmente l´agire politico alla correttezza, alla trasparenza e al confronto e incrementando una cultura della legalità e della responsabilità.
Non si tratta, in definitiva, di inventare una nuova San Marino, ma di valorizzare il nostro patrimonio di storia, di tradizione e di cultura, sostenendo in particolare lo sviluppo delle risorse umane e professionali. Il
Patto per San Marino è infatti ben consapevole che la vera crescita per il nostro Paese debba passare attraverso i Sammarinesi, non sopra di loro o, peggio ancora, contro di loro.
LA POLITICA ESTERA
Le priorità
Per la Repubblica di San Marino è assolutamente prioritario qualificare la politica delle relazioni con l´estero e degli accordi di cooperazione economica, manifestando ed esercitando in ogni contesto doti di autorevolezza e di credibilità. Le condizioni geopolitiche, ma anche storiche e culturali, impongono a San Marino di rinsaldare e recuperare un rapporto di collaborazione e di reciproca fiducia sul piano politico con l´Italia e di approfondire le relazioni con l´Unione Europea.
Le relazioni con l´Italia
In tale ambito e nella consapevolezza di dover recuperare comportamenti virtuosi, si rende necessario:
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giungere alla ratifica e alla piena applicazione dell´Accordo contro le doppie imposizioni;
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sottoscrivere un Accordo di Cooperazione Economica nel reciproco interesse e su basi di pari dignità;
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ricercare un nuovo clima di collaborazione, anche sul piano amministrativo, mediante un´azione efficace ed incisiva a tutti i livelli, compreso quello normativo, al fine del rapido inserimento di San Marino nella cosiddetta White List italiana dei paesi virtuosi;
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tutelare il settore industriale/commerciale attraverso la definizione concordata fra i due Stati del principio di esterovestizione;
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favorire opportunità d´incontro e interscambio con le diverse realtà sociali e imprenditoriali, sia in ambito nazionale che regionale, in un contesto di reciprocità.
Le relazioni con l´Unione Europea e i Piccoli Stati d´Europa
Gli Accordi fra San Marino e l´Unione Europea, sottoscritti nel 1991, dovranno essere sottoposti ad un´attenta verifica ed essere aggiornati allo scopo di eliminare quegli ostacoli che costituiscono un limite allo sviluppo del nostro Paese. Le prospettive e le opportunità che possono scaturire da un nuovo rapporto con l´Unione Europea dovranno essere utilmente e proficuamente valutate attraverso un dialogo diretto con le Istituzioni Comunitarie, che il Governo dovrà immediatamente avviare con il concorso dei rappresentanti delle forze politiche e delle organizzazioni sociali ed economiche. San Marino dovrà promuovere inoltre la creazione, in Repubblica, di una sede permanente di confronto e di approfondimento fra i Piccoli Stati d´Europa, per affrontare insieme i problemi di comune interesse e, in particolare, le relazioni con l´Unione Europea.
I rapporti internazionali
I rapporti internazionali, oggi piú che mai, sono uno strumento privilegiato e insostituibile per far conoscere il nostro Paese, per assicurargli opportunità di crescita e di sviluppo. Nello specifico si dovrà operare per:
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procedere alla ricognizione di tutto il personale diplomatico e consolare e rivederne la rete organizzativa, verificando tutti i passaporti diplomatici ad oggi rilasciati;
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privilegiare i cittadini sammarinesi nella nomina del corpo diplomatico;
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organizzare, adeguare, potenziare ed utilizzare appieno le risorse diplomatiche di carriera; creare percorsi formativi anche in collaborazione con qualificate e prestigiose scuole di diplomazia;
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rivedere la struttura del Dipartimento Affari Esteri, ricoprendo i ruoli necessari ed eliminando quelli superflui, fra cui l´Ufficio per le Relazioni Economiche Internazionali;
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effettuare una ricognizione sull´attuazione delle convenzioni bilaterali sottoscritte e una verifica delle convenzioni internazionali a cui aderire e degli adempimenti conseguenti;
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stipulare accordi contro le doppie imposizioni fiscali, privilegiando i Paesi con i quali maggiori sono i rapporti e gli scambi commerciali;
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valorizzare la rete costituita dai concittadini residenti all´estero quali "ambasciatori naturali" del nostro Paese.
LE ISTITUZIONI E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI ALLA VITA DEMOCRATICA DEL PAESE
Le riforme istituzionali
La prossima legislatura dovrà vedere tutte le componenti politiche impegnate sul tema delle riforme istituzionali come prosecuzione di un cammino che, tenendo conto della nostra tradizione statutaria, della sua evoluzione e della necessità di aggiornamento degli istituti di democrazia, sappia assicurare un ulteriore passo qualitativo e al contempo correggere gli elementi di incongruenza emersi nell´applicazione degli interventi legislativi piú recenti. In tale ambito si dovrà operare, attraverso un confronto convinto ed esteso a tutte le forze politiche e nella ricerca delle piú ampie convergenze possibili, per ridefinire le regole del gioco e per redigere un Testo Unico che raccolga e aggiorni tutte le norme di rilievo costituzionale. I soggetti politici che compongono il
Patto per San Marino convengono sulla necessità di procedere:
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alla abrogazione della legge sulla Reggenza per definire una nuova normativa che valorizzi l´Istituto della Suprema Magistratura e chiarisca il suo rapporto con gli altri organi dello Stato;
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alla revisione della normativa sul Congresso di Stato relativamente:
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alla sostituzione dei Congressisti nel Consiglio Grande e Generale con i primi dei non eletti;
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alla definizione degli ambiti di autonomia e di responsabilità individuale dei Segretari di Stato;
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alla separazione delle competenze politiche da quelle amministrative;
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al rafforzamento dei limiti dei poteri del Governo in ordinaria amministrazione;
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alla revisione delle leggi sul Consiglio Grande e Generale per rafforzare la sua centralità istituzionale e politica, abrogando l´attuale sistema delle Commissioni Consiliari Permanenti, e sottoponendo altresì a revisione il Regolamento Consiliare al fine di valorizzare il ruolo del consigliere; in tale contesto si dovrà prevedere, altresì, l´estensione del ricorso al voto palese per l´approvazione di leggi di particolare rilievo;
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al varo dello Statuto delle Opposizioni;
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alla introduzione di una normativa che imponga la valutazione preventiva in termini di costi, compatibilità ed organizzazione, per l´attuazione delle nuove leggi;
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alla riforma delle Giunte di Castello, valorizzandone il ruolo e individuando gli ambiti di competenza in una corretta dialettica fra esigenze di programmazione generale e istanze locali;
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alla approvazione di un regolamento per il Consiglio dei XII che stabilisca, fra l´altro, i requisiti per l´intestazione di beni immobili strumentali in capo alle Società che hanno avviato la propria attività, e per garantire ai figli stranieri di cittadini sammarinesi ed agli eredi legittimi di intestarsi gli immobili in successione, pur senza il requisito della residenza.
La legge elettorale
La Legge elettorale dovrà essere rivista per quanto concerne la regolamentazione del voto da parte dei cittadini residenti all´estero mediante la istituzione di collegi elettorali distinti. Sarà altresì necessario provvedere alla adozione di un Testo Unico di tutte le norme in materia.
Il referendum
L´istituto del referendum, che rimane un caposaldo della democrazia, dovrà essere riformato negli aspetti concernenti:
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la presentazione delle firme, che dovranno essere raccolte in un tempo successivo alla dichiarazione di ammissibilità del quesito;
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l´innalzamento del numero di firme richieste per la presentazione del referendum;
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la revisione del quorum;
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la previsione della materia elettorale fra gli argomenti sottoponibili a referendum.
L´informazione
In questi anni abbiamo assistito alla progressiva crescita del mondo dell´informazione in quantità e qualità professionale dei diversi operatori del settore. Tutto ciò in un quadro spesso privo di regole e in preda a sempre piú frequenti strumentalizzazioni.
Il Patto per San Marino si adopererà affinché, attraverso il dialogo con le Associazioni di categoria e distinguendo le diverse esigenze dell´editoria da quelle degli operatori dell´ informazione, si vadano a colmare le ormai intollerabili lacune contrattuali e si provveda alla messa a punto di strumenti normativi e formativi per garantire al settore quel processo di crescita indispensabile alla funzione di servizio che esso svolge in un paese democratico.
LA GIUSTIZIA
Gli interventi sul comparto Giustizia saranno volti:
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alla riforma dell´ordinamento giudiziario, in particolare per riequilibrare la composizione del Consiglio Giudiziario nonché per individuare interventi e strumenti tesi ad assicurare la rapidità dei giudizi e l´efficienza del sistema;
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all´approfondimento dei criteri e delle procedure per il reclutamento dei Magistrati e delle disposizioni relative alla durata degli incarichi e all´assunzione, in tempi brevi, di uditori tramite concorso;
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a rendere piú efficace il regime delle responsabilità dei Magistrati;
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a promuovere una piú efficace lotta alla corruzione, alla concussione, al riciclaggio e ad altre fattispecie di reati gravi attraverso gli strumenti piú idonei;
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alla adozione del nuovo Codice di procedura penale.
LA SICUREZZA
Nell´ambito della sicurezza dei cittadini è necessario:
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operare la revisione dei Regolamenti dei Corpi di Polizia per migliorarne l´organizzazione, l´efficienza e realizzare una piú capillare presenza sul territorio;
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rendere piú efficace il coordinamento dei Corpi di Polizia e il collegamento con banche dati esterne;
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svolgere un controllo piú attento del territorio ed un maggior presidio dei confini, anche per contrastare i fenomeni di microcriminalità, utilizzando allo scopo idonei mezzi tecnologici.
L´ECONOMIA DI SAN MARINO
Gli indirizzi generali per l´incremento sostenibile dell´economia di San Marino
Le politiche del governo dovranno favorire una crescita economica armonica ed equilibrata, che mantenga e incrementi un sistema diversificato, in continuità con la realtà esistente e con la nostra vocazione storico-culturale. Gli strumenti andranno ricercati:
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nel perseguimento deciso e costante di un riequilibrio del bilancio pubblico a favore della spesa per investimenti;
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nella adozione di nuove strategie per incrementare il consumo interno;
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nello sviluppo dell´attività di ricerca e innovazione che sappia promuovere imprese tecnologicamente avanzate;
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nella predisposizione di un progetto integrato per il commercio, il turismo, l´artigianato e l´agricoltura, tenendo conto anche degli studi recentemente realizzati;
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in una concezione sussidiaria dello Stato che sappia favorire il protagonismo delle persone e dei corpi sociali;
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nella semplificazione delle procedure di avvio per alcune tipologie di attività economiche, anche attraverso la creazione dello sportello unico;
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nella effettuazione di adeguati controlli sull´operatività delle società e delle imprese, attraverso i nuovi strumenti di vigilanza, per contrastare i comportamenti illeciti che compromettono l´immagine della Repubblica e le attività delle imprese.
L´industria
È volontà del
Patto per San Marino salvaguardare il ruolo economico e il peso che la piccola e media impresa rivestono nel sistema produttivo sammarinese. Tale intendimento dovrà essere sostenuto mediante:
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la instaurazione di un clima di relazioni internazionali stabili e proficue, quale presupposto necessario per risolvere le problematiche operative nei rapporti di interscambio e per il superamento dei problemi interpretativi che ostacolano la crescita delle imprese stesse nei mercati di riferimento;
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la definizione di interventi di politica economica e fiscale volti a recuperare la competitività di sistema;
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il potenziamento dei settori di tecnologia avanzata nonché la ricerca di nuovi materiali e nuove applicazioni, anche attraverso la collaborazione con l´Università e la realizzazione del Parco scientifico tecnologico.
L´artigianato
Le linee di impegno relative al settore artigianale saranno indirizzate:
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a creare le condizioni per la crescita del settore, con una particolare attenzione alla tipicità del comparto artistico tradizionale;
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a potenziare gli strumenti di aggiornamento per l´artigianato di produzione e di servizio per consentire la loro crescita in termini tecnologici e quindi per acquisire una maggiore competitività sul mercato;
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a riattivare il progetto scuola – lavoro in collaborazione con la Formazione professionale;
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ad eliminare nella normativa sugli appalti gli elementi di distorsione che penalizzano gli operatori sammarinesi;
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a verificare le problematiche inerenti alle dichiarazioni di conformità che impediscono l´operatività delle aziende artigianali fuori dei confini sammarinesi;
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a studiare e ad adottare gli incentivi possibili volti a stimolare la nascita di nuove imprese da parte dei giovani e gli interventi a tutela delle donne impegnate nelle aziende artigiane.
Le telecomunicazioni
Il
Patto per San Marino, consapevole delle potenzialità che il settore è in grado di esprimere, intende prestare particolare attenzione alle Telecomunicazioni, sia per quanto concerne il suo sviluppo economico, sia per quanto concerne l´espansione dei servizi primari e secondari. Lo Stato, tramite la istituzione di una Autorità delle Telecomunicazioni preposta al controllo e alla vigilanza, dovrà porsi come regolatore del settore e fornitore di concessioni a diversi soggetti in condizioni di trasparenza. Nello specifico l´Autorità delle Telecomunicazioni dovrà determinare i criteri di accesso, a parità di condizioni, e i relativi canoni di tutti i concessionari delle reti esistenti e future. Gli obiettivi saranno volti:
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alla introduzione dei servizi dati e fonia mobile di terza e quarta generazione, con particolare riguardo alle reti wireless;
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alla fornitura di servizi internet ad alta velocità;
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a consentire l´ampliamento dell´offerta, favorendo la concorrenza e la crescita del settore sulla base di piani aziendali di prospettiva e il superamento delle situazioni di privilegio esistenti.
Casinò e giochi della sorte
Le forze politiche che si riconoscono nel
Patto per San Marino dicono un no fermo all´apertura di casinò per i prossimi cinque anni e alla apertura di altre sale da gioco in territorio. L´attuale assetto societario della "Giochi del Titano" rimarrà invariato. La normativa vigente sui giochi verrà rivista, differenziando i giochi della sorte dai giochi d´azzardo, che dovranno rimanere vietati, e potenziando gli interveLanti tesi a limitare gli effetti negativi derivanti dalla dipendenza dal gioco.
Le società immobiliari
Specifica attenzione andrà dedicata alle società immobiliari mediante l´introduzione di norme per quanto riguarda una maggiore trasparenza degli assetti societari, operando in analogia a quanto è previsto per le società finanziarie.
La radiotelevisione
Il
Patto per San Marino opererà per la crescita dell´emittente radiotelevisiva, attivando e consolidando quei meccanismi che le intese bilaterali con l´Italia possono aprire. Tre sono gli indirizzi che possono governare i progetti futuri:
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l´ampliamento del bacino di illuminazione che consenta di estendere la programmazione televisiva almeno alle regioni italiane limitrofe;
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lo sviluppo di un canale satellitare che diffonda l´immagine di San Marino oltre i nostri confini;
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l´attivazione della TV digitale terrestre che potrà fornire, tra le altre, anche l´opportunità di servizi interattivi e potrà diventare un nuovo strumento di comunicazione fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini.
IL CREDITO E LE FINANZE
Il sistema creditizio e finanziario rappresenta per la nostra realtà economica una risorsa fondamentale, che deve essere tutelata e sviluppata mediante strumenti idonei che le assicurino solidità e certezza. A tale scopo sarà necessario:
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garantire l´alta professionalità della Banca Centrale;
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rafforzare l´Autorità di Vigilanza, la sua operatività e la sua autonomia rispetto al Governo e ai soggetti vigilati;
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garantire, in conformità alle richieste del Comitato Moneyval la piena autonomia operativa all´Agenzia di Informazione Finanziaria per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo;
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promuovere e definire ambiti permanenti di collaborazione fra gli organismi politici e le rappresentanze del settore bancario e finanziario;
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promuovere iniziative per consolidare il sistema prevedendo maggiori garanzie in termini di patrimonio e riserve, al fine di assicurare l´adeguatezza patrimoniale degli operatori;
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favorire l´insediamento di istituti bancari e finanziari internazionali di alto livello;
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sostenere gli strumenti tradizionali del comparto bancario e finanziario e proseguire nell´introduzione di strumenti di piú recente istituzione;
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individuare gli elementi di attrattività dei capitali sulla base dell´esperienza dei nuovi centri finanziari mondiali;
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ridurre la fiscalità per nuovi strumenti finanziari;
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rivedere gli strumenti esistenti non attrattivi (trust, holding…);
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istituire borse di studio, in collaborazione con gli enti ed istituti bancari, per specializzazioni post laurea nel settore bancario e finanziario.
LA FISCALITÀ
La fiscalità, che il
Patto per San Marino vuole mantenere leggera e proporzionale alla capacità economica dei cittadini e delle imprese, dovrà favorire la crescita del Paese nel suo complesso ed assicurare il benessere dei suoi cittadini. La riforma del Testo Unico sarà pertanto improntata al conseguimento dei seguenti obiettivi:
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la predisposizione di piú efficaci forme di accertamento dei redditi per conseguire una maggiore equità ed allargare la base imponibile;
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la revisione dei procedimenti di contenzioso fiscale per offrire maggiori elementi di garanzia ai cittadini;
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la semplificazione degli adempimenti e della modulistica;
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l´introduzione del regime fiscale semplificato per tipologie di attività o per specifiche operazioni economiche;
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l´applicazione del sistema del quoziente familiare.
Specifici interventi legislativi dovranno riguardare:
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la promozione di investimenti a carattere imprenditoriale per favorire l´insediamento di aziende ad alta redditività, progetti imprenditoriali innovativi e le iniziative che garantiscano lo sviluppo di occupazione qualificata, anche mediante lo strumento del concordato fiscale;
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il riordino delle aliquote fiscali delle persone fisiche e la riduzione al 14% dell´aliquota per le società;
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l´introduzione del conto fiscale quale strumento di compensazione fra le posizioni debitorie e creditorie tra fisco e cittadino;
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la riduzione dell'imposta monofase per favorire l'aumento delle vendite all'interno del territorio e sostenere il comparto turistico e commerciale.
IL COMMERCIO E IL TURISMO
Il turismo
Il rilancio del comparto commerciale, con particolare attenzione al settore turistico, rappresenta un obiettivo prioritario e imprescindibile della coalizione.Dopo i numerosi studi compiuti sul settore, dopo anni di confronto e discussione, in tempi brevi occorre passare, in collaborazione con le associazioni di categoria, alla predisposizione e all´approvazione del piano di valorizzazione del commercio e del turismo.La politica per il turismo nel medio-lungo termine va progettata con il coinvolgimento delle associazioni operanti nel settore, facendo affidamento sulle nostre specificità, valorizzando fin da subito l´inserimento di San Marino nel Patrimonio Mondiale dell´Umanità dell´UNESCO. Atteso che gli obiettivi generali dovranno mirare ad una destagionalizzazione del flusso turistico e alla conquista di segmenti di visitatori sempre piú qualificati, gli interventi dovranno riguardare:
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l´aumento e il miglioramento delle infrastrutture (viabilità e parcheggi in primis) anche attraverso l'apporto di privati;
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la riqualificazione del Centro Storico della Città di San Marino;
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l´erogazione di incentivi significativi per la costruzione di nuove strutture alberghiere e la riqualificazione di quelle esistenti;
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la riqualificazione incentivata del commercio turistico: nelle strutture, nella gestione e nell'offerta;
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il solerte recepimento delle prescrizioni formulate per il mantenimento di San Marino nella Lista del Patrimonio Mondiale dell´Umanità dell´UNESCO;
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il coinvolgimento di altri settori economici, valorizzando le produzioni tipiche sammarinesi.
Per quanto concerne il breve termine ci si dovrà attivare per:
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realizzare manifestazioni di alto livello che si impongano con continuità;
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predisporre un calendario annuale di congressi adeguati alle nostre esigenze;
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avviare una collaborazione con la Riviera Adriatica e con il Montefeltro per realizzare una proposta complessiva che valorizzi paesaggio, cultura, arte ed il fascino della piú antica Repubblica del mondo;
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creare un Forum permanente sul turismo fra istituzioni e categorie che abbia la funzione di stimolo propositivo, che sia capace di individuare priorità e nuove opportunità, di tracciare linee guida e di monitorare i risultati;
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rinegoziare la convenzione parcheggi;
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ricollocare l´Ufficio di Stato per il Turismo al centro dell´attuazione della politica turistica;
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potenziare il collegamento fra attività turistiche e attività culturali, comprese quelle che si possono promuovere tramite l´Università.
Il commercio
Il comparto commerciale costituisce, accanto a quelli sopra menzionati, un ulteriore pilastro dell´economia sammarinese, anch´esso bisognoso delle attenzioni necessarie alla sua salvaguardia e al suo incremento. In tale prospettiva si intende pertanto procedere:
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alla riduzione dell´aliquota sull´imposta monofase a favore dei consumatori, mediante una attenta valutazione e verifica del progetto San Marino Card;
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alla predisposizione di interventi per aumentare la competitività del commercio tradizionale, della distribuzione organizzata e dei centri commerciali;
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alla introduzione di incentivi, attraverso leve fiscali e contributive, che assicurino la presenza del commercio di servizio nei centri storici con l´obiettivo di rivitalizzarli e di offrire un servizio alla popolazione, in particolare agli anziani;
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al potenziamento delle attività commerciali, anche attraverso percorsi selettivi per categorie merceologiche, quali presupposti per una presenza diretta dei grandi marchi in Repubblica e di operatori professionalmente capaci e con progetti d'impresa che possano integrarsi nel settore ed attrarre consumatori in territorio, previo confronto e di concerto con le Associazioni di categoria.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La Pubblica Amministrazione è strumento insostituibile per il buon funzionamento dello Stato: dalla sua efficienza e organizzazione dipendono sia i rapporti tra il cittadino e lo Stato sia il funzionamento dell´intero sistema. Il
Patto per San Marino ritiene necessario proseguire il processo di riforma avviato con la sottoscrizione di accordi con le Organizzazioni sindacali per dare alla Pubblica Amministrazione un ruolo piú dinamico e propulsivo, attraverso il dialogo e il confronto, nella consapevolezza che i modelli organizzativi sono soggetti ad evoluzioni assolutamente non eludibili. Vengono identificati i seguenti obiettivi:
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sottoporre, fin da subito, all´attenzione del Consiglio Grande e Generale i disegni di legge su dirigenza, norme di disciplina, titoli di studio, concorsi e altre forme di selezione, in conformità alle linee di riforma già approvate;
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predisporre gli atti necessari per tradurre in legge gli accordi siglati con le Organizzazioni Sindacali al fine di rilevare al piú presto il fabbisogno quali-quantitativo di personale della Pubblica Amministrazione e di superare le attuali forme di precarietà attraverso la individuazione e la selezione delle professionalità indispensabili;
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rivedere la Legge organica per renderla rispondente alle mutate esigenze e soprattutto per il superamento dei mansionari, della titolarità e inamovibilità dal posto, da attuarsi tramite l'introduzione dei profili di ruolo.
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promuovere la formazione e l´aggiornamento permanente per il personale dipendente.
La riforma della Pubblica Amministrazione dovrà continuare il percorso intrapreso e svilupparsi secondo tre direttrici:
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la revisione dell´assetto istituzionale, della struttura e delle regole come requisito preliminare di una Pubblica Amministrazione responsabile ed autonoma dalla politica, efficace ed efficiente nel supportare lo sviluppo del Paese;
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l´innovazione e la tecnologia, il coordinamento e la riorganizzazione del lavoro quali presupposti per il pieno utilizzo delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e per la semplificazione e il miglioramento dei processi;
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l´individuazione di strumenti oggettivi e trasparenti per incentivare e premiare la produttività e la professionalità e contrastare l'assenteismo e le inefficienze.
Altri interventi non differibili riguarderanno:
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la piena attuazione dei principi del Titolo V della Legge qualificata 184/2005, con particolare riferimento alla separazione, anche strutturale, delle responsabilità politiche e di indirizzo dalle responsabilità organizzative e gestionali;
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l´attribuzione alle dirigenze della piena autonomia e della responsabilità nella organizzazione e nella gestione dei settori di competenza;
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l´individuazione di strumenti di valutazione della qualità dei servizi erogati;
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la verifica della struttura organizzativa complessiva della Pubblica Amministrazione e degli Enti autonomi;
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la semplificazione delle normative vigenti per garantire piena rispondenza alle esigenze degli utenti, la realizzazione di uno sportello unico e la certificazione centralizzata;
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il mantenimento della struttura dipartimentale con la revisione dell´organizzazione e delle competenze;
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il proseguimento del sistema di gestione documentale (il cosiddetto protocollo informatico);
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l´estensione dell´uso del "tutor informatico";
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la realizzazione del Portale Unico dello Stato e, contestualmente alla predisposizione di un testo di legge per la tutela dello stemma e dell´immagine della Repubblica, di un progetto di comunicazione istituzionale degli organi dello Stato.
LE AZIENDE PUBBLICHE
L´Azienda dei Servizi Pubblici
Gli interventi saranno caratterizzati:
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dall´attuazione del percorso di trasformazione in S.p.A., mantenendo allo Stato la proprietà delle reti e degli impianti e il 100% delle azioni, procedendo alla emanazione degli strumenti normativi necessari per migliorarne l´efficienza operativa, quali:
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la revisione dell´organigramma aziendale per renderlo rispondente all´evoluzione della domanda di servizi;
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l´autonomia nella gestione del personale, attribuendo specifiche funzioni agli organi di direzione e amministrazione;
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la formazione e l´aggiornamento del personale;
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le nuove norme sulla contabilità aziendale e la certificazione dei bilanci;
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da una maggiore attenzione alle fonti energetiche, soprattutto a quelle rinnovabili, in conformità alla recente legge in materia;
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dall´adozione di un nuovo sistema di raccolta differenziata e smaltimento rifiuti, basato su approfondite verifiche della eco-compatibilità di forme di smaltimento anche con forme di produzione di energia elettrica;
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dall´individuazione di nuove opportunità di mercato, da integrare all´erogazione dei servizi tradizionali, anch´esse da realizzarsi mediante partnership con privati.
L´Azienda di Produzione
In merito all´Azienda Autonoma di Stato di Produzione è necessario procedere alla revisione della norma istitutiva al fine di attribuire maggiore autonomia agli organi di direzione e di amministrazione, privilegiando progressivamente la realizzazione delle opere attraverso la forma dell'appalto pubblico. Particolare attenzione va posta al coordinamento fra l'Azienda, il settore della progettazione, gli altri uffici del Dipartimento territorio e l'Azienda dei servizi.Sarà altresì necessario rivisitare la Legge sugli appalti pubblici e le norme connesse di carattere contabile e amministrativo per giungere a una maggiore snellezza, rapidità e trasparenza nell'esecuzione delle opere pubbliche.
La Centrale del latte
In conformità agli indirizzi politici espressi dal Consiglio Grande e Generale, si dovrà procedere nel percorso di privatizzazione attraverso la forma del bando pubblico.
L´ Azienda Filatelica e Numismatica
L´assetto e la riorganizzazione andranno rivisti in relazione alla sua specificità e al riordino del settore pubblico allargato.
IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Nell´ambito delle politiche per il lavoro e la formazione professionale si conviene sull´opportunità di procedere a:
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verificare i risultati delle nuove modalità di assunzione stabilite dalla legge 131/2005, introducendo ammortizzatori sociali per attenuare gli effetti della flessibilità nei rapporti di lavoro;
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rivedere la normativa in materia di formazione professionale nella parte relativa ai contratti di formazione lavoro;
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verificare la situazione del frontalierato a seguito della stabilizzazione;
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aggiornare la legge sulla disoccupazione e sulla mobilità per facilitare l´incontro fra domanda e offerta di lavoro;
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attuare un severo controllo di ogni forma di abusivismo e contrastare ogni forma di lavoro nero;
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incrementare le tutele, le garanzie e i controlli in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, privilegiando la prevenzione attraverso azioni sinergiche, con le organizzazioni economiche e sociali, che favoriscano e stimolino la crescita di una adeguata cultura della sicurezza;
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rivedere e potenziare gli istituti diretti a favorire l'ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro;
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dare piena attuazione alle norme sull´inserimento lavorativo dei portatori di handicap e degli invalidi.
LE RESIDENZE E I SOGGIORNI
La concessione di residenze e soggiorni sul nostro territorio dovrà essere ispirata e criteri di trasparenza e rigore per contrastare la tendenza a un incremento incontrollato della popolazione. Si prevede pertanto di:
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istituire un organismo di monitoraggio e di controllo sulle residenze e sui soggiorni, anche al fine di contrastare le residenze di comodo e gli abusi, consentendo che beneficino gratuitamente dei servizi e delle prestazioni solo coloro che contribuiscono alle pubbliche finanze;
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adottare una Legge specifica per il Censimento Generale della Popolazione che consenta di rilevare l´effettiva presenza in territorio di cittadini, di forensi, di soggiornanti e di lavoratori frontalieri;
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adottare una normativa tesa a limitare la concessione delle residenze e a eliminare ambiti di discrezionalità, tenendo tuttavia nel debito conto le esigenze di qualificazione della politica economica e le inderogabili necessità di assunzione di quadri dirigenziali;
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introdurre l´istituto del domicilio, in particolare per i cittadini residenti all´estero e per i conviventi;
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eliminare ogni forma di automatismo nella trasformazione dei permessi di soggiorno in residenza, anche per quelli già concessi;
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mantenere il limite massimo di un anno, rinnovabile, dei permessi di soggiorno;
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salvaguardare i ricongiungimenti familiari limitatamente ai residenti in caso di coniugi, figli minori e, in situazioni di accertata necessità, di parenti di primo grado in linea retta.
LA POLITICA PER IL TERRITORIO E L´AMBIENTE
La gestione del territorio
La gestione del territorio e la tutela dell´ambiente rappresentano, senza dubbio, argomenti principali nella discussione politica nonché temi verso i quali i cittadini sammarinesi mostrano particolare interesse ed attenzione. L´impegno per la salvaguardia dell´ambiente e per uno sviluppo sostenibile del territorio costituisce per il
Patto per San Marino una delle assunzioni di responsabilità prioritarie per assicurare, prima di ogni altra cosa, soddisfacenti condizioni di vita, per non dire la sopravvivenza, dell´uomo del terzo millennio. Sarebbe, invero, contraddittoria una profusione di forti e molteplici energie per garantirci sempre maggiori risorse economiche se, per un altro verso, non si riuscisse ad assicurare alle generazioni che verranno le condizioni indispensabili perché esse possano contare su una buona qualità della vita, del lavoro e del tempo libero. Affrontare le problematiche inerenti al territorio, al suo uso ed alle conseguenti trasformazioni, richiede, quindi, l´adozione di processi decisionali connotati da razionalità e dall´accuratezza nell´effettuazione delle scelte di gestione e valorizzazione del territorio, in considerazione anche e soprattutto della sua esiguità e limitatezza; gli strumenti urbanistici e le decisioni politiche che governeranno lo sviluppo urbanistico ed edilizio sammarinese dovranno, pertanto, essere tesi ad individuare, selezionare e a dare adeguate risposte alle reali esigenze ed aspettative dei cittadini e del Paese.Il settore edilizio, che costituisce un comparto primario e trainante nell´economia del Paese, dovrà, in tale ottica, essere orientato a conformarsi ad un utilizzo piú rispettoso ed equilibrato del territorio, privilegiando la qualità alla quantità del costruito mediante l´adozione di metodi di assunzione delle scelte che favoriscano la partecipazione di tutti gli attori e le professionalità del settore medesimo.La percezione settoriale e personale in materia di territorio ed ambiente, strettamente collegata all´ambito della propria vita quotidiana ed alle proprie esigenze specifiche, dovrà modificarsi per arrivare a considerare il patrimonio ambientale e territoriale come bene di interesse generale, la cui efficace tutela consenta un piú soddisfacente appagamento degli interessi particolari dei cittadini.Occorre, perciò, concretizzare un nuovo assetto territoriale attraverso l´adozione di strumenti di Pianificazione e Programmazione piú adeguati rispetto a quelli attualmente in vigore al fine di consentire una maggiore aderenza alle mutevoli esigenze della vita economica e sociale del Paese.Tali strumenti urbanistici saranno tesi a consentire uno sviluppo del territorio armonioso e rispettoso delle esigenze umane, nonché ad ottenere una migliore qualità dell´abitare per mezzo di una efficace azione di programmazione e finanziamento degli interventi da effettuarsi, secondo una gerarchia di reali necessità individuate con l´attivo coinvolgimento della cittadinanza.Le scelte di politica territoriale saranno indirizzate a:
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riqualificare il territorio, edificato e non edificato, mediante interventi volti a migliorare i tessuti urbani al fine di elevare le condizioni di vita dei cittadini anche grazie alla creazione di spazi che offrano occasioni di incontro e di socializzazione; gli interventi di recupero dei fabbricati esistenti effettuati per la realizzazione della prima casa, in particolare da giovani e famiglie, saranno promossi anche mediante la previsione di incentivi e forme di agevolazione;
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individuare aree atte a consentire lo sviluppo di attività produttive e imprenditoriali, ricercando il possibile recupero dell´edificato esistente e dare risposte in tempi brevi alle esigenze di ampliamento di qualificate realtà imprenditoriali, tenendo in considerazione l´insieme delle problematiche delle zone interessate, con particolare riferimento alle infrastrutture e alla mobilità;
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adeguare la rete infrastrutturale con interventi prioritari per le opere di urbanizzazione a supporto e a servizio dei settori economici (turismo, commercio, artigianato, terziario avanzato, ecc.) e per i parcheggi, la viabilità interna e di collegamento esterno; gli interventi sulla viabilità dovranno, in particolare, essere volti a:
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garantire la percorribilità in sicurezza della superstrada che dovrà, altresì, essere interessata da opere di rinnovamento estetico e funzionale nei suoi elementi caratterizzanti;
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realizzare la "Strada di Fondovalle" di Galazzano;
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rilanciare l´iniziativa dello Stato nelle opere pubbliche, anche mediante l´introduzione di modifiche alla vigente normativa in materia di appalti che consentano l´utilizzo dell´istituto dell´appalto-concorso, sia in ambito architettonico che urbanistico, e l´incentivazione di rapporti sinergici fra Stato e privati nella realizzazione di importanti opere a servizio della collettività. La programmazione degli interventi di realizzazione delle opere pubbliche (scuole, asili nido, uffici, impianti sportivi) avverrà mediante l´elaborazione di un Piano Pluriennale che preveda, tra l´altro:
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la realizzazione di una nuova sede della Scuola Secondaria Superiore a Fonte dell´Ovo;
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la realizzazione di un Centro multifunzione ad uso ricreativo e culturale, rivolto a soddisfare soprattutto le esigenze dei giovani e che consenta l´allestimento di attività musicali, espositive, multimediali;
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la ristrutturazione dell´ex Ospedale nel centro storico di Città per ospitarvi l´Università;
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il trasferimento della centrale elettrica di Cailungo;
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la sollecita realizzazione del parcheggio dell´Ospedale di Stato;
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la riqualificazione del Piazzale ex stazione di San Marino Città, prevedendo anche la realizzazione di un parcheggio interrato;
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la possibile realizzazione di altri parcheggi, nell'ambito di un piano complessivo, che tenga conto della domanda di aree di sosta nell'intero comparto di Città;
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potenziare la fruibilità del sistema parchi, delle aree verdi e delle zone naturalistiche tutelate;
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gestire il verde pubblico secondo criteri di razionalità, con una incisiva azione programmata nel settore, attraverso l´individuazione di interventi prioritari che consentano la riqualificazione e la valorizzazione delle aree verdi esistenti come elemento di servizio per una migliore qualità della vita dei cittadini e come elemento caratterizzante a livello turistico;
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incentivare le politiche di rimboschimento del territorio e, in particolare, dei terreni di proprietà dello Stato, quale strumento per la salvaguardia ambientale;
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studiare e pianificare interventi nelle zone omogenee di carattere storico ambientale (centri e nuclei storici), che tengano conto sia delle evoluzioni tecnologiche e delle nuove necessità funzionali sia dell´esigenza di salvaguardare le emergenze storico-artistiche ed i caratteri tipologici dei manufatti e che siano volti a consentire il piú ampio recupero ed utilizzo degli edifici, soprattutto a carattere residenziale; tali azioni di valorizzazione dei centri e dei nuclei storici prevederanno l´introduzione di incentivi, sgravi economici e finanziamenti in favore dei proprietari degli immobili oggetto di recupero e restauro;
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rivedere le norme per la salvaguardia delle aree a vincolo paesaggistico-ambientale, la tutela idro-geologica e la gestione delle acque reflue;
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rivedere il Testo Unico in materia urbanistica ed edilizia al fine di ridefinire le disposizioni che, in fase applicativa, hanno ingenerato dubbi e interpretazioni discordanti, di rendere piú funzionale la normativa in materia di acquisizione di aree interessate da opere pubbliche, di consentire una efficace vigilanza dell´attività edilizia in territorio e di assicurare una celere repressione ed eliminazione degli abusi;
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verificare ruolo, funzioni, composizione e incompatibilità della Commissione per le politiche territoriali e della Commissione Conservazione Monumenti per migliorarne la funzionalità e l'aderenza ai dispositivi di legge;
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riorganizzare il funzionamento e la composizione degli uffici ed organi deputati alla pianificazione, progettazione, gestione e controllo del territorio, in un ottica di valorizzazione e potenziamento delle competenze tecniche e professionali sussistenti in capo alle strutture pubbliche preposte, allo scopo di consentire l´effettuazione di una pianificazione degli interventi contraddistinta da rigore metodologico e capacità di elaborazione; nell´ambito di tali interventi si procederà ad un aggiornamento della rete informatica degli uffici del Dipartimento Territorio, Ambiente e Agricoltura;
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costituire un osservatorio a carattere multidisciplinare che consenta di attingere a costanti e aggiornati elementi di conoscenza e valutazione, sia in termini statistici che in termini di nuove metodologie e di nuovi criteri di pianificazione, per agevolare e supportare la definizione tecnica e propositiva dei nuovi strumenti di pianificazione e programmazione;
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predisporre una normativa sulla qualità architettonica e per promuovere concorsi di idee e di progettazione.
Le politiche ambientali
Per ciò che riguarda la tutela ambientale, si perseguiranno prioritariamente le seguenti iniziative:
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la prosecuzione dei progetti per garantire l´approvvigionamento idrico, sia all´esterno del territorio sia all´interno, mediante ulteriori ricerche e il recupero di fonti idriche, attuando una costante azione informativa e di sensibilizzazione nei confronti degli utenti per ridurre gli sprechi e contenere i consumi;
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l´adozione di atti normativi di attuazione della legge n.72 del 7/05/2008 per perseguire l´efficienza energetica degli edifici e per promuovere ed incentivare l´impiego di energie rinnovabili in ambito civile e industriale;
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lo studio e la valutazione di interventi tesi a diminuire la dipendenza del Paese in materia di smaltimento dei rifiuti urbani, ricercando una maggiore autonomia nel settore; in relazione a tale ambito, nonché a quello dello smaltimento dei rifiuti speciali, si procederà a rendere operativi gli accordi già ratificati oltre che a svilupparne di nuovi con la controparte italiana;
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il potenziamento della raccolta differenziata mediante gli investimenti necessari e l´introduzione di forme di incentivo volte a premiare e favorire comportamenti virtuosi;
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la promozione di una costante e corretta informazione della cittadinanza sui temi ambientali, riservando una particolare attenzione allo sviluppo di progetti educativi rivolti agli studenti e finalizzati a promuovere una cultura del risparmio energetico e il corretto uso dell´energia da fonti non rinnovabili;
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il rafforzamento delle forme di controllo e di prevenzione dell´inquinamento nel territorio, reprimendo e sanzionando le violazioni;
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il coordinamento delle normative in materia ambientale, mediante l´adozione di un "Codice Unico" di Leggi ambientali che consenta di aggiornare e completare la legislazione vigente;
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l´adesione al Protocollo di Kyoto.
L´agricoltura
Il Patto per San Marino attribuisce al settore agro-alimentare non solo un ruolo economico importante, ma anche una insostituibile funzione di presidio e di difesa dei valori territoriali ed ambientali, di conservazione e cura del paesaggio, di difesa idrogeologica, di valorizzazione e di salvaguardia della biodiversità. Le principali linee di intervento programmatico si tenderanno:
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a promuovere un´agricoltura con forte valenza ambientale, che favorisca produzioni agricole di qualità e la valorizzazione dei prodotti tipici sammarinesi, anche mediante la sviluppo del Consorzio Terra di San Marino quale ente idoneo a certificare la rispondenza dei prodotti a specifici disciplinari di produzione;
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a concertare uno sviluppo agroalimentare coerente con le caratteristiche del territorio;
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a promuovere attività agricole sostenibili ed ecocompatibili, rispettose della varietà del paesaggio, potenziando le sinergie fra tutela dell´ambiente e sviluppo socio-economico;
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alla integrazione tra politiche ambientali, agricole e culturali per preservare il patrimonio degli ambienti rurali;
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alla conservazione e al miglioramento del patrimonio rurale di importanza storica, culturale, architettonica, paesaggistica ed ambientale.
LA CULTURA, LA SCUOLA, L´UNIVERSITÀ E LA FORMAZIONE
La cultura
Investire sulla cultura per uno Stato, e a maggiore ragione per una realtà come San Marino, rappresenta la possibilità di assicurare la presenza e la crescita delle risorse umane, vero patrimonio di una comunità. La cultura è non solo ciò che dà volto, espressione e identità a quello che siamo, il biglietto da visita che consente di presentarci agli altri e di interloquire con tutti, ma è soprattutto la possibilità di costruire su valori solidi e di conquistare il futuro che vogliamo.Forti della ricchezza della nostra eredità storica e culturale e gratificati dal recente inserimento nel Patrimonio Mondiale dell´Umanità dell´UNESCO, ci sentiamo carichi di una rinnovata responsabilità nei confronti dell´oggi, delle future generazioni e nel consesso internazionale. Dovremo per questo promuovere la conoscenza della nostra storia e degli ideali fondativi della nostra comunità, nella consapevolezza che così facendo sapremo dare futuro e nuova linfa al presente. A questo impegno dovranno attendere in primo luogo gli Istituti culturali, in particolare i Musei, l´Archivio e la Biblioteca, ciascuno secondo la propria vocazione, le istituzioni scolastiche e formative, l´Università, le diverse associazioni e realtà a carattere culturale.
La scuola
L´impegno del
Patto per San Marino sarà rivolto ad assicurare risorse e ad individuare modalità e strumenti per continuare a qualificare e a potenziare l´offerta scolastica e formativa.La scuola che vogliamo dovrà sempre di piú caratterizzarsi come la scuola di ciascuno, capace di modulare la propria attività in modo rispondente alla realtà dei giovani, favorendo un processo di integrazione e di inclusione
, in cui ogni studente possa sviluppare al massimo le proprie potenzialità.In particolare intendiamo operare per il conseguimento dei seguenti obiettivi:
La riforma della scuola Il processo di riforma dovrà proseguire secondo le linee di indirizzo fissate dalla Legge 21/1998 "Norme generali sull´istruzione", alla quale si dovrà dare piena attuazione, in particolare riguardo alla redazione dei piani di studio, all´autonomia didattica, alla valutazione del sistema scolastico e ad una sempre piú efficace continuità didattica orizzontale e verticale. La scuola sammarinese dovrà mantenere e consolidare una propria identità fondata sulla specificità storica, culturale, sociale ed economica della Repubblica e al contempo sulla consapevolezza della dimensione mondiale della vita contemporanea e del contesto europeo di cui siamo espressione attiva. La scuola dovrà, in sintonia con la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell´Unione Europea del 12 dicembre 2006, impegnarsi attivamente affinché ogni studente possa disporre di un´ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido mutamento (la capacità di comunicare nella lingua madre e nelle lingue straniere, l´acquisizione di competenze di base matematiche, tecnologiche e scientifiche, l´acquisizione di competenze informatiche, la capacità di imparare ad apprendere, l´acquisizione di competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche, l´acquisizione di competenze di cultura imprenditoriale, l´acquisizione di capacità di espressione culturale). Adeguate risorse dovranno essere indirizzate al potenziamento della conoscenza delle lingue straniere, con particolare attenzione alla lingua inglese, individuando anche modalità di supporto extrascolastiche affinché ogni cittadino sia in grado di comunicare con il resto del mondo. Dovrà essere emanata una specifica legge che favorisca l´integrazione scolastica degli alunni con disabilità, disturbi di apprendimento e in condizioni di svantaggio sociale, in modo che la scuola possa attivare tutte le risorse per rispondere adeguatamente ai bisogni speciali degli alunni e per favorire l´inclusione di tutti i cittadini nella società. Dovranno infine essere adottate nuove modalità di coinvolgimento dei genitori alla vita scolastica, affinché sia stabilita un´alleanza educativa fra scuola e famiglia, in vista di un progetto formativo ed educativo condiviso.
Gli insegnanti Il ruolo degli insegnanti deve essere valorizzato: sono infatti i docenti che con la loro preparazione e la loro dedizione assicurano la qualità della scuola. Tale valorizzazione deve avvenire, oltre che attraverso una adeguata preparazione iniziale di grado accademico per gli insegnanti di tutti gli ordini e gradi di scuola, anche mediante la previsione di un tirocinio professionalizzante e della formazione in itinere e di opportune modalità di verifica. Il precariato degli insegnanti dovrà essere superato o, quantomeno, contenuto a livelli strettamente fisiologici, provvedendo in modo tempestivo alla copertura dei posti di insegnamento necessari, attraverso modalità di reclutamento del personale che riconoscano la preparazione, la professionalità, le competenze.
L´organizzazione scolastica L´organizzazione scolastica, soprattutto per quanto concerne i servizi amministrativi e le risorse, dovrà essere oggetto di una fase di approfondimento che conduca ad un progetto di costituzione di servizi comuni e di centri risorse erogati in modo organico e funzionale. Dovranno inoltre essere definiti in ogni ordine scolastico le figure di staff dirigenziale o figure di sistema.
I Servizi alla Prima Infanzia Gli asili nido e i servizi alla prima infanzia vanno mantenuti ai piú alti livelli qualitativi e vanno estesi fino alla risposta piena della domanda, alla cui soddisfazione potrà concorrere – insieme allo Stato – la libera iniziativa dei soggetti privati. Lo Stato dovrà assicurare la vigilanza su tutte le strutture, statali o private, perseguire i piú alti livelli qualitativi del servizio, garantire la possibilità di accesso a tutti. A questo scopo si dovrà procedere all´accreditamento e al convenzionamento delle strutture private e introdurre forme di sostegno per le famiglie che ne usufruiscono.
La Scuola dell´Infanzia, Elementare e Media Inferiore In un documento di lavoro redatto dalla Commissione Europea nel luglio scorso dal titolo "La scuola per il 21° secolo" viene con chiarezza esplicitato che "alcune delle sfide piú importanti e piú significative per il benessere degli individui e per il bene della società si riferiscono alla qualità dell´istruzione e della formazione iniziali, a partire dall´istruzione precoce e prescolastica". Per questo è necessario prestare una particolare attenzione alla continua qualificazione dei gradi scolastici iniziali, affinché tutti i ragazzi che escono dalla scuola dell´obbligo, riescano ad acquisire competenze considerate cruciali (individuazione degli obiettivi essenziali), siano preparati all´esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile. L´impegno dello Stato deve essere, quindi, finalizzato a sostenere gli operatori scolastici nel garantire l´accesso a tutti ad una formazione di elevata qualità e ciò rende necessaria una riflessione ed una eventuale revisione dei criteri che hanno guidato la definizione della scuola, da quelli organizzativi, a quelli pedagogici, a quelli didattici. In questo senso va potenziata, in tutti gli ordini scolastici, una cultura di valutazione del sistema, che può fornire indicazioni sui punti di forza e su possibili punti di debolezza del nostro sistema formativo e vanno sperimentate, dopo attenti approfondimenti, modalità - da tempo utilizzate in campo europeo ed internazionale - di valutazione degli apprendimenti, al fine di monitorare i nostri istituti scolastici e di fornire elementi per introdurre opportune modifiche.
La Scuola Secondaria Superiore Occorre pensare alla nostra Scuola Secondaria Superiore come ad una istituzione scolastica di eccellenza, in grado di offrire, anche se non in modo autarchico ed esclusivo, un ampio ventaglio di opzioni. In tal senso si rende opportuno prestare attenzione alle proposte avanzate dal corpo docente in ordine a progetti e ad ipotesi di sviluppo della scuola nel suo complesso, ad aggiustamenti curriculari e alle indicazioni per l´elaborazione dei singoli piani dell´offerta formativa.
L´obbligo scolastico e formativo fino al 18° anno L´attuazione dell´obbligo scolastico e formativo fino al diciottesimo anno dovrà trovare piena applicazione nei primi anni della prossima legislatura. Ad esso si potrà dare corso mediante l´attivazione di strumenti idonei a favorire una positiva permanenza dei giovani dentro il sistema scolastico e della formazione, che consenta loro di terminare il ciclo scolastico con il conseguimento di un diploma di Scuola Secondaria Superiore oppure con una qualifica professionale. Sarà pertanto necessario potenziare i servizi di orientamento alla conclusione della Scuola Media Inferiore e della Scuola Secondaria Superiore, attivare servizi di orientamento e riorientamento nel passaggio da un percorso formativo ad un altro, svolgere azioni di tutoraggio delle situazioni di abbandono scolastico e formativo. Il Centro di Formazione Professionale va coordinato con gli altri ordini scolastici del Dipartimento dell´Istruzione, consentendo così una maggior integrazione nell´ambito dei servizi educativi per gli studenti del ciclo secondario. Un apposito organismo dovrà presiedere al monitoraggio e alla raccolta dei dati necessari alla valutazione del sistema scolastico e farsene referente presso tutte le scuole secondarie, dentro e fuori territorio.
Scuola, formazione, lavoro La funzione orientativa della scuola dovrà dispiegarsi a tutto campo favorendo nei giovani la capacità di operare scelte consapevoli e ponderate. Scuola, formazione e lavoro sono chiamati ad operare in sintonia per la crescita dei giovani e per il loro inserimento maturo e fecondo nella vita del Paese. Stages aziendali, esperienze lavorative, alternanza scuola - lavoro, apporti e testimonianze di imprenditori, assumono, soprattutto nel ciclo secondario, una alta valenza formativa per la scuola di oggi.
Il Diritto allo studio Il diritto allo studio va assicurato a tutti attraverso l´adeguamento delle norme ai nuovi percorsi scolastici e alle esigenze del sistema accademico e formativo, attraverso il mantenimento degli interventi economici diretti oggi previsti, l´erogazione di servizi agli studenti, una politica dei redditi che tenga sempre piú conto del reddito familiare e della diversa entità dei costi vivi sostenuti per lo studio dei giovani, quali tasse e contributi universitari, affitti e trasporti. Dovranno essere, inoltre, individuate forme di incentivazione, anche economica, che favoriscano l´adesione dei ragazzi a percorsi scolastici o universitari che prevedano soggiorni di studio all´estero (Erasmus, Progetto Socrates, ……).
L´Edilizia scolastica L´edilizia scolastica è per il Patto per San Marino una forte priorità nel piano degli investimenti necessari per il nostro Paese. Sicuramente al primo posto degli impegni del Governo dovrà essere finalmente collocata la costruzione e la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici che risultano inadeguati alle odierne esigenze della didattica. Altri interventi dovranno riguardare l´adeguamento alle norme di sicurezza degli impianti e delle strutture, nonché l´abbattimento delle barriere architettoniche. Nell´ambito della programmazione territoriale il Patto per San Marino conferma la scelta di mantenere una articolazione capillare sul territorio delle Scuole dell´Infanzia e delle Scuola Elementari. In considerazione della carenza di spazi e di servizi, risulta non piú rinviabile il trasferimento della Scuola Secondaria Superiore a Fonte dell´Ovo, con la creazione anche di adeguate strutture culturali e ricreative che favoriscano l´incontro e l´aggregazione dei giovani. Le attrezzature scolastiche, i servizi e i sussidi didattici dovranno essere incrementati e mantenuti in piena efficienza. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla dotazione di strumenti informatici e ai laboratori funzionali alla didattica.
L´Educazione permanente degli adulti Il livello di istruzione della popolazione sammarinese è in costante e continua crescita. È tuttavia necessario che lo Stato sostenga e promuova iniziative volte alla educazione permanente degli adulti. In tale compito è essenziale la funzione sussidiaria di enti, associazioni, centri culturali, così come l´attività svolta dagli Istituti culturali pubblici.
L´Università
Il
Patto per San Marino considera l´Università un investimento strategico per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. Oggi occorre favorire un salto di qualità attraverso politiche di lungo periodo, da testare con un sistema di obiettivi e di valutazione dei risultati, affinché la nostra istituzione universitaria si affermi come un nodo qualificato della piú ampia e prestigiosa rete scientifica internazionale. Per questo si opererà per:
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consolidare e dare sviluppo alla scelta di attivare corsi di laurea;
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il progressivo accreditamento delle attività e delle professionalità espresse dal nostro Ateneo nei confronti della comunità scientifica internazionale;
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lo sviluppo di accordi inter-universitari con i principali atenei italiani e stranieri, sia per la didattica che per la ricerca, finalizzati ad agevolare:
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la mobilità di studenti, docenti e ricercatori;
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la partecipazione congiunta a progetti internazionali;
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la circolazione di conoscenze e competenze.
L´Università degli Studi di San Marino dovrà essere fortemente radicata sul territorio, anche attraverso collaborazioni con imprese, professionisti e Pubblica Amministrazione; allo scopo occorrerà concentrare le risorse, mirare il loro impiego e perseguire obiettivi di eccellenza. In tale contesto il
Patto per San Marino intende dare attuazione al progetto di realizzazione del Parco scientifico e tecnologico Italia – San Marino, anche mediante la rapida adozione degli atti normativi indispensabili per l´avvio del progetto stesso.
LO STATO SOCIALE
Gli interventi necessari
Il
Patto per San Marino riserva alle competenze dello Stato una particolare e insostituibile funzione di tutela delle fasce deboli e di garanzia per la crescita di una compagine sociale armonica e coesa, nella quale ciascuno possa vivere con dignità e possa godere di pari opportunità. Andranno quindi sostenute tutte quelle realtà, dalla famiglia alle associazioni di volontariato, che formano il tessuto connettivo della nostra società. Ogni intervento dovrà avere come centro e cardine la famiglia, soggetto da sostenere con politiche coerenti e con interventi economici efficaci, quali la defiscalizzazione, il quoziente familiare e gli assegni integrativi per quelle in difficoltà o che debbano far fronte a situazioni di disagio. L´impegno sarà inoltre rivolto:
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a definire precise politiche per il contenimento del costo della vita, dando priorità al completamento della legislazione a tutela dei consumatori e degli utenti;
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ad attuare una politica dei servizi che favorisca il protagonismo delle persone e dei corpi intermedi in campo educativo, assistenziale e sanitario, anche attraverso lo strumento dell´accreditamento e del convenzionamento;
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a favorire l´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie e delle famiglie con minori disponibilità;
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all´aggiornamento della legislazione sulle cooperative sociali e al varo di una legge quadro sul volontariato, adottando normative che regolamentino i rapporti e le forme di collaborazione fra lo Stato e le imprese del cosiddetto terzo settore, che contemplino facilitazioni fiscali e finanziamenti agevolati a sostegno di tali attività.
Al fine di ottimizzare l´attività svolta dai servizi sociali sarà necessario ripensare la loro organizzazione, evitando l´eccessiva medicalizzazione degli interventi e favorendo una efficace presenza sul territorio. Occorre altresì promuovere strutture di consulenza, favorendo il collegamento fra le varie istituzioni e le associazioni familiari e di volontariato.
Le persone diversamente abili
Le politiche rivolte alle persone diversamente abili, oltre agli strumenti e agli indirizzi espressi nell´ambito dei singoli settori di intervento (scuola, lavoro e sport), dovranno favorire e sostenere anche l´ambito familiare, il raggiungimento del massimo di autonomia nella gestione della vita e l´incremento dell´integrazione sociale sotto tutti gli aspetti. Occorre in particolare accompagnare la responsabilità delle famiglie con interventi adeguati, sia per quanto concerne i congedi lavorativi e il sostegno economico sia con progetti in grado di sviluppare una solidarietà allargata.
Con i giovani e per i giovani
La necessità di investire sui giovani è per noi un convincimento che ci spinge ad improntare in modo coerente le politiche dei vari settori, in particolare per quanto concerne i servizi educativi e scolastici, il diritto allo studio, la formazione, il lavoro, la previdenza e lo sport, e ad impostare alcuni specifici interventi diretti al mondo giovanile, quali:
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il rilancio delle politiche per i giovani e la valorizzazione del Forum dei giovani quale espressione democratica e partecipata delle loro istanze;
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l´individuazione e il sostegno al crearsi in Repubblica di spazi di libera aggregazione, di svago e di centri di interesse culturali, espressivi, di confronto e di incontro, recuperando a tale destinazione strutture ad oggi non adeguatamente valorizzate e dando attuazione al progetto del Centro multifunzionale;
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migliorare i servizi di mobilità attraverso una efficiente rete di trasporti pubblici con l´esterno in connessione anche con la rete dei trasporti delle aree confinanti;
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effettuare specifiche iniziative di prevenzione del disagio e di comportamenti devianti;
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rendere permanenti iniziative di formazione alla sicurezza, quali i "corsi di guida sicura", legati all´ottenimento della patente di guida.
Con gli anziani e per gli anziani
La componente della popolazione anziana all´interno della nostra società deve rappresentare una risorsa e al contempo essere oggetto di una doverosa e significativa attenzione. Occorrerà favorire tutti quegli interventi che possano sostenere il protagonismo delle persone anziane e il mantenimento di ambiti e di interessi di vita che preservino la loro integrazione sociale. Tale obiettivo va perseguito con interventi che tutelino il potere di acquisto delle pensioni e garantiscano agli anziani una adeguata e capillare assistenza sanitaria. Nei confronti degli anziani non autosufficienti occorrerà provvedere ad un aumento dell´assegno di accompagnamento così come ad un incremento della disponibilità di posti in case di riposo, in strutture di accoglienza e nei centri diurni. Oltre al sostegno di tutte le iniziative rivolte alle persone anziane e al volontariato, occorrerà prestare una particolare attenzione alle esperienze che possano favorire lo scambio intergenerazionale. I servizi di assistenza domiciliare dovranno essere ripensati con particolare riguardo alle persone sole e non autosufficienti e in relazione alle risorse che l´ambito familiare è in grado di offrire.
La previdenza
La riforma del sistema previdenziale del 2005 ha cercato di porre rimedio al passivo dei fondi pensione, entrati in sofferenza – inevitabilmente in un sistema a ripartizione – a causa delle dinamiche demografiche che hanno portato, anche nel nostro Paese, ad un progressivo invecchiamento della popolazione. Si è deciso di intervenire aumentando le aliquote contributive, innalzando l'età pensionabile e riducendo il tasso di sostituzione. Ma è noto a tutti che tale intervento non sarà sostenibile a lungo. Per questo motivo, la coalizione si propone di avviare quanto prima un confronto con le categorie economiche e sindacali per progettare una riforma piú generale del primo pilastro pensionistico, che sappia rendere piú solido il meccanismo della ripartizione con l'obiettivo di mantenerne l'equilibrio finanziario, che si basi sulla solidarietà non solo fra le generazioni ma anche fra redditi alti e bassi. Poiché il sistema retributivo presenta larghe sacche di iniquità e pesa eccessivamente sulle fasce giovanili, occorrerà confrontarsi sull´introduzione di un sistema che consenta di considerare i contributi pensionistici non solo come forma di risparmio differito ma anche come forma di welfare per proteggere l´anziano e garantirgli un reddito sufficiente. Nell'immediato, considerando la necessità di consolidare una maggiore tenuta del primo pilastro retributivo e tenuto conto di quanto già realizzato col "provvedimento stralcio" del marzo 2008, ci si propone:
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di introdurre elementi di maggiore equità nei trattamenti pensionistici;
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di prevedere in alcuni casi la possibilità di un distacco graduale dall'attività lavorativa;
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di introdurre la cosiddetta "solidarietà di ritorno", con cui viene richiesto un contributo ai percettori di rendite pensionistiche piú elevate da riversare nei rispettivi fondi;
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di procedere al completamento della riforma sugli argomenti individuati dall'art 12 della legge 157/2005.
Piú precisamente:
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si interverrà sul diritto alla pensione per chi ha alle spalle lunghe carriere contributive: si ritiene infatti che l'attuale sistema, che tiene conto dell'anzianità anagrafica ma non dell'anzianità contributiva, non sia in grado di tutelare i lavoratori che hanno iniziato la loro attività in età precoce; nel merito, si dovrà prevedere al raggiungimento dei 40 anni di contributi, la possibilità di accedere alla pensione;
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si ridurranno le differenze fra pensioni massime e pensioni minime;
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si collegherà l'importo delle pensioni di reversibilità al reddito percepito dal coniuge superstite;
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verranno aumentate le pensioni sociali; contestualmente sarà necessario aumentare gli anni di residenza in territorio necessari per accedere alla pensione sociale.
Sarà infine avviato, fin dall'insediamento del nuovo governo, un confronto con le categorie economiche e le associazioni sindacali per trovare soluzioni concrete:
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al ricorrente deficit di alcune gestioni pensionistiche (fondi artigiani, commercianti, agricoltori), le cui tendenze rendono necessario un intervento in tempi brevi;
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all´introduzione di un secondo pilastro obbligatorio a gestione pubblica, verificando le specifiche soluzioni gestionali con le Organizzazioni Sindacali e le Categorie Economiche e valutando altresì la possibilità di aprire la società di gestione anche all´azionariato popolare.
LA SANITÀ
Le politiche relative alla sanità e alla sicurezza sociale saranno improntate alla salvaguardia e al miglioramento del sistema che dovrà rappresentare un baluardo in grado di erogare servizi ai massimi livelli qualitativi e di eccellenza e di offrire ai cittadini certezze e fiducia.
Il Patto per San Marino intende:
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completare l´applicazione della Legge di riorganizzazione dell´Istituto per la Sicurezza Sociale, correggendone le eventuali lacune o distorsioni;
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regolamentare la libera professione medica e sanitaria non medica, favorendone l´esercizio all´interno dell´Istituto, al fine di migliorare la qualità delle prestazioni e le competenze dei professionisti coinvolti;
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monitorare gli accordi in essere per favorire l´accesso dei giovani alle Facoltà Universitarie ed alle Scuole di Specializzazione mediche e sanitarie non mediche, anche alla luce della riforma italiana, sulla base delle necessità formative dell´Istituto per la Sicurezza Sociale e favorendo lo scambio di esperienze con le realtà universitarie italiane o europee, anche attraverso progetti di ricerca e studi epidemiologici;
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sviluppare sinergie con le Regioni limitrofe, attraverso la circolazione di professionisti, prestazioni e pazienti, al fine di ottimizzare le risorse e garantire qualità ed efficienza;
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potenziare i servizi territoriali con particolare attenzione all´assistenza sanitaria per le persone anziane;
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promuovere la prevenzione, anche attraverso specifici programmi di educazione alla salute rivolti ai piú giovani;
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delineare, con il coinvolgimento delle Istituzioni preposte e sulla base di una attenta analisi dei dati derivanti dal profilo di salute della popolazione e dei bisogni, le linee politiche per il Piano Sanitario 2009-2011;
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progettare interventi strutturali al fine di ottimizzare e razionalizzare la migliore fruizione delle strutture edilizie disponibili, garantendo una collocazione idonea e sicura alle diverse attività;
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valutare le problematiche inerenti alla libera scelta terapeutica fra medicina naturale e medicina alternativa;
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definire nuovi criteri e strumenti per favorire l´insediamento di attività sanitarie e parasanitarie di eccellenza;
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verificare e rivedere l´Atto organizzativo dell´Istituto per la Sicurezza Sociale di cui al Decreto 105/2007;
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favorire l´accesso dei giovani alla professione infermieristica.
LO SPORT
Il Patto per San Marino è convinto della necessità di rinnovare l´impegno per diffondere e sostenere ulteriormente la pratica dello sport che rappresenta un fenomeno sociale di enorme rilevanza: educa, stimola l´inclusione e la coesione sociale, è risorsa economica e veicolo di comunicazione. La funzione sociale dello sport va riconosciuta rispettando la sua autonomia e garantendo adeguate risorse, nel quadro di una proposta di intervento complessivo che definisca con chiarezza il ruolo e le competenze sullo sport di prestazione da un lato e la promozione sportiva e la pratica di base dall´altro.Lo Sport amatoriale L´obiettivo sarà teso ad offrire ad ogni cittadino la possibilità di praticare lo sport, di partecipare ad attività fisiche ricreative in ambienti sicuri, e garantire a tutti i giovani la possibilità di beneficiare di programmi di educazione fisica per sviluppare le loro attitudini sportive di base.Lo Sport agonistico Sarà opportuno individuare, in collaborazione con gli organismi sportivi, appropriati strumenti di supporto diretto o indiretto per gli sportivi che manifestino qualità eccezionali, consentendo loro di sviluppare le proprie potenzialità sportive, nel pieno rispetto della loro personalità. Gli obiettivi sopra descritti saranno resi praticabili mediante:
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il coinvolgimento degli sportivi con esperienza nelle scelte politiche del settore;
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la riforma della legge sullo sport;
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l´accesso agli impianti garantito a tutti, senza alcuna distinzione, consentendo e agevolando la pratica sportiva con strumenti e risorse adeguate anche alle persone diversamente abili;
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lo sviluppo, attraverso un accordo ben definito, di una forte ed adeguata collaborazione con la scuola;
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la valorizzazione delle risorse umane e professionali sammarinesi (dirigenti ed allenatori), attraverso la promozione e il sostegno alla loro formazione e al loro aggiornamento;
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la individuazione, qualificazione e promozione di quelle manifestazioni sportive che comportino un ritorno di immagine e/o economico per la Repubblica;
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l´incremento della politica congressuale indirizzata al settore;
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l´attività di prevenzione sanitaria e i controlli antidoping;
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la promozione della pratica sportiva agonistica semiprofessionale per gli atleti di interesse nazionale, attraverso percorsi definiti e con l´impiego di risorse da reperirsi anche con il coinvolgimento di privati.